Quadro e tipo. L'estetico in Burckhardt
Jacob Burckhardt diffidava della filosofia: essa gli si presentava nella maschera mortuaria dell'idea astratta e del soffocante sistema; a lui, che aveva sempre fatto del pensiero concreto, attaccato alle cose singole, un punto d'onore. Eppure tenne ripetutamente corsi di estetica, che è disciplina filosofica: perché questa concessione al nemico? Nell'introdurre all'estetica burckhardtiana (e alla sua eredità, spartita nel Novecento fra formalismo e iconologia), questo lavoro tenta di rispondere a tale domanda meditando sulla soluzione che Burckhardt volle opporre alla filosofia come pensiero di idee e costruzione di sistemi: morfologia come composizione di quadri e visione di tipi.
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btt97Brossura editoriale senza sovracopertavolume in ottime condizioni210 pagine circaCopertina come da foto . . . Ottimo (Fine). . . .
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Anno edizione:2004
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