Il racconto dell'isola sconosciuta

"Bisogna allontanarsi dall'isola per vedere l'isola", scrive Josè Saramago in questo piccolo grande capolavoro. Ho letto questo racconto poichè cercavo qualcosa da divorare, da leggere in un sol fiato; Saramago mi spaventava, preceduto dalla sua fama. Tuttavia, mi sono imbracata in questo viaggio ed è stato un viaggio meraviglioso. Con uno stile tutt'altro che ampolloso, il grande scrittore sarà in grado di farvi riflettere su voi stessi, sulla vita stessa. Non posso aggiungere nient'altro, le parole sarebbero riduttive. Dategli una chance!

È Saramago in tutto il suo splendore. Io mi aspettavo un racconto avventuroso di viaggio e di scoperta e mi sono ritrovata a leggere una favola onirica d'amore. C'è un uomo che bussa alla porta del Re per chiedere una barca e partire alla scoperta dell'isola che non c'è, il Re di malavoglia gli dice si, la serva del Re lascia la reggia per seguire lo sconosciuto che vuole scoprire l'isola che non c'è. Al porto trovano la barca ma non l'equipaggio, salgono loro a bordo e chiamano la barca Isola che non c'è e insieme salpano per scoprire quello che ancora non c'è. Ma sarà vero o è solo un sogno?

Un racconto breve quanto intenso, che rivela la straordinarietà di uno scrittore com Josè Saramago, capace di addomesticare le parole come un domatore di leoni, restituendole con tutta la loro forza espressiva. Saramago con questo testo non si discosta dalla sua produzione letteraria e conferma la sua grande maestria, offrendo un racconto piacevole e introspettivo, in grado di condurre in lettore un mondo onirico. alla scoperta della propria intimità e alla ricerca di quell'isola sconosciuta a cui tutti, per un motivo o per un altro ambiamo. Leggerlo è come bere un sorso d'acqua fresca dopo una bella salita di montagna.