Raffaello e le sue vicine

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<p>''Nel racconto Raffaello e le sue vicine (1823), Achim von Arnim mette in crisi il mito, caro ai romantici, di Raffaello come simbolo del creatore ingenuo, del genio che trae la propria grandezza dall'unità tra arte e vita. Per Arnim il pittore di Urbino non è più l'ideale rappresentante della classicità, né l'esuberante interprete del mondo rinascimentale, ma l'artista alla ricerca del proprio centro, lacerato tra i richiami della sensualità e le proiezioni estatiche che informano la sua arte. Nella fantastica ricostruzione della parabola esistenziale tracciata nel racconto, tale dicotomia viene espressa dal contrapposto sentimento che lega Raffaello a due giovani donne - le vicine di casa dell'infanzia a cui allude il titolo -, Ghita e Benedetta, rispecchianti le due sfere del sensuale e dell'etereo.''</p> Brossura p.96 p. 9788877105271 Buono (Good) .