Ragazza senza prefazione

Esordio leggero e malinconico allo stesso tempo, che usa un lingua ironica, provinciale e ricca di regionalismi. È la storia di una generazione, c'è disillusione e disincanto, molto candore nella scrittura dell'autore. Una voce brillante, orgogliosa e presente.

Ragazza senza prefazione è il titolo ideale per «chi si ricorda tutti i due di picche che ha preso e chi ne ha rifilato almeno uno del quale si è pentito». Marcello è un ragazzo di 27 anni che vive in un paesino della Romagna a casa con i sui genitori nell’attesa di trovare un buon impiego, ma nel frattempo le sue giornate sono scandite dalle più torbide riflessioni e analisi nel dettaglio di attimi della sua vita. Spesso le storie d’amore sono le più difficili da metabolizzare, in particolare quelle che non hanno mai avuto un loro percorso evolutivo ma sono rimaste al semplice stato embrionale. Un po’ un “vorrei ma non posso”. «Però, c’è una cosa a volte nei libri che le ragazze non hanno, Lei di sicuro non ce l’aveva: la prefazione» Piacevole lettura, ma penso che l'autore sia ancora acerbo. Niente di eccezionale