Indice
Le prime frasi del romanzo
Con suo padre, c’è sempre un tranello: quella consapevolezza basta a indurre Colt a fare un passo indietro. C’è sempre una piccola crudeltà, un qualche piccolo, sgradevole cerchio attraverso cui strisciare perché il bello possa avere inizio: ecco un regalo, ma prima dovete indovinarne il colore. L’istinto di Colt sarebbe di avvertire il fratello – Attento, Bastian – come se si trovasse sul ciglio di uno strapiombo o di un’acquitrinosa dolina, ma questo rischierebbe di lasciarlo bloccato lì, come uno che cade fuoribordo nel cuore della notte e che vede allontanarsi la nave carica di allegri festaioli. Bastian vorrà stare al gioco. Sua madre dirà, celando il suo dissenso: “È solo per divertirsi un po’.”
Essendo il maggiore, tocca a lui tirare a indovinare per primo, così lo fa: “Blu.”
Suo padre scuote la testa, allegro. “No! Bas?”
Bastian è un uccellino, tutto il suo mondo sta in una di quelle cucinette di plastica in cui le bambine fanno il tè con i petali e l’acqua.
“Giallo?” tira a indovinare, come se fosse possibile che suo padre porti a casa per i suoi ragazzi una bicicletta di colore giallo.
“Neanche!” Suo padre è divertito, più che stupito, dal tentativo. “Colt?”
Colt ha la sensazione di aver già finito i colori. “Verde?”
“Non è verde. Tocca a te, Bas.”
Colt lascia cadere le spalle. Guarda sua madre, accanto alla poltrona reclinabile, dove suo padre si sarebbe seduto se non fosse stato in piedi vicino al caminetto a condurre il gioco. Indossa un grembiule, come una di quelle mamme dei programmi in tivù, e non lo guarda, anche se di sicuro lo sente, il suo sguardo, quello sguardo che lo stesso Colt percepisce come di piombo. Ed è allora che succede di nuovo, come il limpido tintinnio di una campana, il momento angoscioso in cui la verità affiora dalle verdi profondità del sottobosco alla luce del sole: lei lo ignorerà sempre se la scelta sarà tra suo marito e suo figlio. Sua madre si terrà forte alla battagliola della nave. Bastian sta dicendo: “A macchie?” e Colt si fissa i piedi, confuso. Si chiede se crescere voglia dire questo: questo allentarsi della fede, questo isolamento. Ha solo dodici anni, ma non ha paura. È grande abbastanza. Guarda suo fratello e dice con una risata rugginosa: “A macchie? Bas.”
Bastian lo guarda. “Perché no?”
“Hai mai visto una bicicletta a macchie?”
“Voglio dire di colori diversi...”
Colt scuote la testa; suo fratello a volte è davvero incredibile. “Non è a macchie.”
“Chi lo sa!” trilla il padre riportandoli a lui. “Chi lo sa di che colore è. Ma non è a macchie. È il tuo turno, Colt.”
Colt rovista nella sua testa in cerca di colori. Non gliene viene in mente nessuno che non abbiano già detto, prova solo indignazione, che se avesse un colore sarebbe rosso paludoso. “Non lo so. Mi arrendo.”
“Se ti arrendi, non avrai la bicicletta...”
“Non arrenderti, Colly!” Bastian saltella sulla punta dei piedi.
Colt prende un respiro profondo. Vuole gridare a suo padre che non gli importa, che nessuna bicicletta vale questa umiliazione, che non è un burattino senza orgoglio. Sua madre si è voltata verso di lui, il suo sguardo lo raggiunge attraverso l’acqua, vuole che provi a indovinare di nuovo; Colt deglutisce a fatica, come se fosse acqua salata e gelida il suo rifiuto di condividere e persino di ammettere l’affronto. Non mi importa, vuole gridare. Posso stare da solo. Non è ancora così coraggioso, ma lo sarà. “Nera?”