Il titolo di questo originale romanzo di Alice Hoffman ha il sapore delle favole dell’infanzia e soprattutto ricorda la famosa favola di Andersen ‘La regina delle nevi’,dove il piccolo protagonista , trafitto al cuore da una perfida scheggia di vetro lo vide trasformarsi in un pezzo di ghiaccio. Questa è la partenza di questo insolito libro che parla di vita e di morte, di favola e realtà,di bianco e di nero,di ghiaccio e di fuoco,di amicizia e amore,di solitudini esistenziali e che elenca,in fondo, tutte le contraddizioni di ogni anima che corre velocemente verso l’esito finale,uguale per tutti.Un libro in cui possiamo rispecchiarci nei momenti piu’ belli o piu’ difficili della nostra vita e nella paura dei nostri desideri piu’ nascosti e che ci fa scoprire che solo vivendo e non rifuggendo i nostri timori,possiamo trovare il modo migliore di morire: morire vivendo. Un libro con una moltitudine di spunti meditativi che puo’ certamente aiutarci nel nostro percorso senza dimenticare l’ampia compenetrazione tra razionalità e fiaba che disegna archetipicamente l’essenzialità profonda del nostro nucleo intimo.
