Rondò e Fantasie

Rondò e fantasie Wq 58/6, Wq 58/5, Wq 59/4, Wq 56/1, Wq 56/5, Wq 58/3, Wq 59/6, Wq 57/3, Wq 57/5, Wq 61/4, Wq 59/5, Wq 57/1, Wq 61/6
A proposito di questo disco di rapinosa bellezza, Christine Schornsheim ha dichiarato: «Ho trovato molto interessante concentrare la mia attenzione su un gran numero di rondò e di fantasie, perché nutro da sempre una particolare passione per la fantasia e le componenti improvvisative della musica. Nel complesso, ogni brano di Carl Philipp Emanuel Bach presenta caratteristiche apprezzabili ed estremamente peculiari […] Dopo una lunga riflessione, come strumento ho deciso di utilizzare un Tangentenflügel, in quanto a mio modo di vedere è quello che riesce a esprimere meglio di ogni altro la scrittura del secondogenito del sommo Cantor lipsiense. Non è facile rendere l’essenza più autentica delle opere di Carl Philipp Emanuel utilizzando solo il clavicembalo, il fortepiano o il clavicordo. A mio parere, l’aspetto più apprezzabile del Tangentenflügel è rappresentato dal fatto che è in grado di esprimere la tavolozza timbrica di tutti gli strumenti a tastiera della fine del XVIII secolo, in quanto può essere delicato come il clavicordo e imitare efficacemente sia il clavicembalo sia i primi fortepiani».