Saurian Exorcisms

Quasi 20 anni fa, Karl Sanders - fondatore, principale autore di canzoni e forza creativa dietro gli stili esotici e devastantemente pesanti delle icone americane del DEATH METAL estremo Nile - si allontanò dalle sue inclinazioni metalliche per servire agli ascoltatori una dose di musica cinematica, meditativa e mondiale come “Saurian Meditation” (2004). L'album esplora composizioni altamente originali di musica DARK AMBIENT ipnotizzante, principalmente di ispirazione mediorientale, con l'inclusione unica di strumenti come il balagma saz (liuto turco) e il glissentar, spesso mescolati con un'oscura atmosfera elettronica e un abile lavoro di chitarra elettrica. “Saurian Meditation” ha segnato l'inizio del viaggio sauriano di Sanders, essendo la prima delle tre uscite Saurian. Nel secondo album “Saurian Exorcisms” (2009), Sanders ha alzato la posta in gioco e ha attenuato l'oscurità, immergendosi in un'inquietante espressione cinematografica di ciò che potrebbe accadere se si trascorresse troppo tempo in un profondo stato Theta sauriano, dilettandosi troppo da vicino con il pericoloso spiritualismo che vi si cela. Attingendo a ispirazioni più ampie, che vanno dai temi spirituali tibetani, indù, arabi e dell'Antico Egitto, “Saurian Exorcisms” - come il suo predecessore - esplora l'uso di strumentazioni uniche ed esotiche. Mescolando sapori etnici con voci emotive e canti che vanno dal rilassante all'inquietante, ritmi ancestrali martellanti, atmosfere di trance e chitarre piangenti, lamentose, svettanti e ammalianti, l'album trasporta gli ascoltatori in quello che Lambgoat, all'uscita dell'album, ha descritto come "paesaggi sonori oscuri e mistici pieni di antichi spiriti, visioni che alterano la mente e catacombe complesse".