Per gli appassionati di letteratura francese, le figure di Verlaine e Rimbaud risultano alquanto problematiche. Noti quasi più per le loro schermaglie che per le proprie opere, pure non si può negare il contributo dei due dissacranti poeti non solo alla letteratura del loro Paese, ma alla Poesia mondiale: non è a caso che a celebrarli si siano succedute generazioni di artisti, dai surrealisti alla Beat Generation, da Jim Morrison a Bob Dylan, da Patti Smith a Roberto Vecchioni. Giuseppe Marcenaro è chiaramente ascrivibile a una delle tante generazioni di estimatori: proponendo un breve excursus nelle vite dei due poeti, si concentra sull’episodio belga (“l’affaire de Bruxelles”) e ci fornisce quello che molte – più dettagliate – biografie ancora non ci avevano proposto: i documenti ufficiali (i mandati d’arresto, le dichiarazioni). Grazie a Marcenaro sono tornata di fronte a quel negozio di stracci che ha preso il posto dell’hotel della discordia, davanti a quella targa che ho cercato durante la mia vita bruxellese. Grazie!
Una sconosciuta moralità. Quando Verlaine sparò a Rimbaud
Nel 1871, quando il sedicenne Arthur Rimbaud, da Charleville, invia i propri versi a Paul Verlaine, che di anni ne ha ventisette ed è già uno stimato poeta, non può immaginare che quella lettera cambierà per sempre il loro destino. Verlaine, entusiasta, invita subito Arthur a Parigi, dove i due si amano, si ubriacano, litigano, scrivono versi. Suscitando ovviamente le furie della moglie di Verlaine che da pochi mesi gli ha dato anche un figlio. Paul e Arthur fuggono a Londra dove sopravvivono tra baruffe e sbronze, passione e poesia. Fin quando, diventato insostenibile ogni rapporto, abbandonato Rimbaud, Verlaine, nel 1873, approda a Bruxelles. Tra litigi e recriminazioni si respingono e si attraggono. Arthur raggiunge Paul nella capitale dei belgi dove, a seguito dell'ennesima lite, un Verlaine completamente ubriaco spara due colpi di pistola contro l'amico, ferendolo al polso. Verlaine è condannato a due anni di carcere. Rimbaud scompare dalla sua vita. Ciò non impedirà a Verlaine di contribuire, in maniera decisiva, alla fama di Rimbaud, pubblicando nel 1884 le sue poesie nella celebre antologia "I poeti maledetti". Rimbaud e Verlaine non potevano certo immaginare che la loro storia, mentre la vivevano, li avrebbe uniti per sempre. O forse, sperandolo, lo sapevano.
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Anno edizione:2013
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Erika Sorrentino 19 maggio 2018
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