Se la tua colpa è di essere bella

Se il titolo di un libro avesse l’obiettivo di riassumere in tre parole la storia raccontata, nel caso di "Se la tua colpa è di essere bella", questo verrebbe sicuramente centrato. Con una scrittura scorrevole, ammiccante e fresca, la scrittrice riesce a raccontare situazioni di estrema delicatezza e lo fa con tanto tatto quanta leggerezza. Questo libro parla di vicende che accadono molto più spesso di quanto crediamo e che il più delle volte rimangono silenti. La “colpa” che viene data alle donne è quella di essere troppo svestite, troppo provocanti, troppo belle. Come se nessun uomo avesse la forza di volontà di fermarsi davanti a tutto ciò. La storia raccontata dalla scrittrice è un esempio di empatia, vicinanza o, più semplicemente, di umanità: quando una classe non fa sentire sola la compagna aggredita, quando tutti si uniscono per combattere una violenza senza senso. Il libro, da divorare tutto d’un fiato, ci dà anche un punto di vista originale, perché a parlarci è appunto un ragazzo. Valerio si trova ad aver a che fare con situazioni a lui nuove che lo spingono a confrontarsi con i propri sentimenti e le proprie opinioni. Con i giusti amici a fianco, sorelline pasticcione, una Cate super cool e tre poesie d’amore, Valerio ci porta dietro le quinte dei suoi pensieri. Nel corso della storia possiamo vedere come lui cresca nel giro di poco tempo quando capisce quanto la vita sia preziosa e fragile e quanto sia importante fare gruppo per preservarla. Un romanzo che appassiona e unisce, che insegna e fa riflettere. Un romanzo di cui ci dispiace girare l’ultima pagina.