Sepolcro in agguato. Un'indagine di Cormoran Strike

Non ho mai letto i romanzi di Harry Potter perchè non amo il genere, ma quelli scritti con il pseudonimo di Robert Galbraith sono davvero belli e scritti bene. In questa nuova avventura, Strike e Robin, oltre alla normale amministrazione dell'agenzia investigativa, dovranno vedersela con una chiesa in odor di setta, con sedi in tutta l'Inghilterra e in America (una sfida alla Davide e Golia). Eppure, la collaborazione tra i due protagonisti funziona benissimo e fanno molte scoperte (spesso orribili) e per nulla nuove (in altri romanzi, soprattutto americani, c'è sempre un risvolto ributtante su questa organizzazioni che si dicono umanitarie ma che poi nascondono agli occhi di tutto il loro lato materialista), ma tutto il romanzo funziona bene e supera il libro precedente (e non lo credevo). Ma ancora non siamo arrivati alla fine perché sono certo che dovrà nascere qualcosa tra i due protagonisti, sottotrama anch'essa molto importante.

Nella saga arriva finalmente un caso interessante! Dopo il sesto libro di una lentezza infinita, questo settimo capitolo l’ho divorato in tempo record. Non solo grazie al caso a cui i due investigatori lavorano, ma anche allo sviluppo dei personaggi centrali del libro. Mi è piaciuto. È il capitolo migliore di tutta la saga

Il ritorno del duo Strike - Ellacott presenta stavolta un caso del tutto particolare, che richiederà a Robin un lungo lavoro sotto copertura. Il racconto è avvincente come sempre, la costruzione del caso è ben studiata e l'analisi che ne deriva del sistema delle sette invita a riflettere. Caso a parte, anche l'approfondimento delle storie dei vari personaggi è gradita al lettore - soprattutto lo spazio dato al personaggio di Lucy, con questo capitolo iniziamo a capire più cose su di lei e sulla percezione diversa che lei ha rispetto a Cormoran sulla loro infanzia. Unico neo forse è che il finale appare leggermente affrettato se si considera che il romanzo ha una lunghezza di mille pagine e più, forse si sarebbe potuto bilanciare meglio lo scioglimento rispetto alla lunghezza del resto della storia.