Sette donne
Sette donne in carne e ossa. Sette figure emblematiche della letteratura. Singolari e passionali, trascendono il proprio dolore personale nell'opera; sarà invece il loro rapporto col quotidiano a essere vissuto in maniera tragica. Ma non è forse questo "quotidiano" ad aver segnato la Storia? Quello della Parigi anteguerra, degli Anni folli, della Russia stalinista... Come riscrivere un'opera attraverso la vita del suo autore? Lydie Salvayre – già premio Goncourt per il fortunato romanzo Non piangere (Prehistorica Editore, 2024) – si abbandona a quest'arte del ritratto, come prima di lei Cioran e Sainte-Beuve, scegliendo le autrici che le hanno segnato la vita, che hanno reso feconda la sua opera: Emily Bronte, Colette, Virginia Woolf, Djuna Barnes, Marina Tsvetaeva, Ingeborg Bachmann e Sylvia Plath. Scomode, scandalose, sono testimoni a modo loro del mondo che tanto hanno sofferto quanto contribuito a sagomare... Le loro opere sono ormai monumenti letterari, che Lydie Salvayre fa rivivere raccontandone la storia privata, fatta di bellezza, dismisura, ribellione, ma anche di fragilità e disperazione.
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Anno edizione:2025
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