Il settimo manoscritto

E' il primo libro di Santi che ho letto. Sono appassionato di romanzi storici e di thriller. La copertina non mi aveva attirato molto, anche perché rendeva il libro un po' troppo dozzinale. Si tratta di un thriller piacevole che prende vita lungo le vie di Roma, forse un po' scontato. La scrittura è molto fluida e pertanto il lettore difficilmente si annoia. I capitoli non sono mai eccessivamente lunghi ed anche una lettura "a puntate" ne è facilitata. Adatto a chi approccia per le prime volte ai thriller e a chi predilige una lettura distensiva e poco impegnativa, la sera prima di dormire.

Ho ricevuto questo libro dalla Newton Compton per essere iscritta al Club dei Lettori. Premetto che non amo particolarmente i thriller, ma devo ammettere che ho trovato, inizialmente, questo romanzo particolarmente intrigante; la cover è molto particolare, ha attirato subito la mia attenzione! La storia parte molto bene, incuriosisce e tiene incollato il lettore fino alla fine. Peccato che il finale mi ha un pò deluso, mi sarei aspettata un finale diverso, un pò meno affrettato. Il linguaggio è semplice, scorrevole e la storia è ben delineata. Consigliato a chi piace il genere.

Santi attira la mia attenzione descrivendo gli avvenimenti e fornendomi tutti gli elementi per delineare la scena. Le deduzioni del protagonista a un certo punto diventano le mie e viceversa. è bello assistere alle ipotesi e alle ricerche delle prove, tra rocambolesche fughe, mancati successi e misteri sempre più fitti, la trama acquisisce spessore e i protagonisti forma. L'autore gioca una buona carta, riuscendo a far evolvere la conoscenza tra Giulio Salviati e Elena, senza renderla palese o pesante. I due semplicemente diventano una coppia, che indaga e si completa nella soluzione dell'enigma. La soluzione quando arriva è soddisfacente e le spiegazioni che vengono fornite aiutano a far si che il mistero trovi la giusta risoluzione. L'epilogo è un ulteriore tassello che chiude il cerchio in maniera egregia.