Racconto molto autobiografico (e molto ironico e molto veneto e molto altro) dell'incontro fra l'autore / l'attore e il bardo. Si scoprono così le inaspettatamente nobili - e anglosassoni - ascendenze del Pojana, ma si gustano anche le piacevoli finestre sull'adolescenza e giovinezza di Pennacchi e sul suo prendere il volo come attore di teatro, invece che pilota Alitalia... Poi, per una padovano come me, veder descritti e nominati i luoghi di casa aggiunge un gusto molto personale.
Shakespeare and me. Nuova ediz.
«Io oggi, sul palcoscenico, che è uno spazio chiuso di sofferenza, come un ring o un tatami, mi sento al sicuro. È una lotta, stare sul palco, contro la paura, contro il pubblico, contro te stesso. Prima di salirci ti si attiva il fight or flight response, è vero, ci hanno fatto ricerche neurologiche, persino. Ma io ci sto bene. L’odio, la rabbia e la paura si attenuano, sono inversamente proporzionali alla fatica e all’intensità della lotta. Ci sto bene, ormai. [...] Io e William ci meniamo ma non c’è odio, anzi tra noi c’è un legame profondo, inspiegabile a chi non lotta: assieme proviamo a dare senso al mondo. Io mi sento al sicuro, qui.»
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Anno edizione:2024
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Salford 07 marzo 2024"Shakespeare secondo me"
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