Shrapnel e Schwarzlose. La grande guerra in una provincia calabrese. Ediz. illustrata
La Grande Guerra era una immensa battaglia che si estendeva per centinaia di chilometri, dove milioni di uomini si assediavano reciprocamente, cercando di distruggere e uccidere il più possibile, aspettando che il nemico cedesse per fame o stanchezza. Per sostenere il conflitto le autorità politiche e militari estesero la mobilitazione a tutti i livelli, annullando le differenze tra soldati e civili, tra fronte interno e fronte esterno. Dissero alla popolazione che la guerra era santa e benedetta dal Signore e, se i soldati al fronte lottavano eroicamente contro l'odiato austriaco, le loro famiglie dovevano sostenerli ad ogni costo, combattendo contro privazioni, restrizioni e fame. Il Comando Supremo nei bollettini ripeteva che le armate italiane avanzavano vittoriose su tutti i fronti, ma la guerra non finiva mai e nella regione arrivavano migliaia di profughi, prigionieri, internati, ammalati, mutilati e, soprattutto, telegrammi sui caduti sepolti in fosse comuni o in cimiteri sperduti.
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Anno edizione:2015
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In commercio dal:27 novembre 2015
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