Sinfonia n.4

Portata a termine nel 1936 ma ritirata durante le prove ed eseguita per la prima volta solo nel 1961, la veemente Quarta Sinfonia vide Shostakovich spingere il suo linguaggio musicale al parossismo nel tentativo di esprimere fino in fondo la sua personalità in un periodo di grave disagio umano e professionale. Il movimento iniziale, un brano molto complesso e del tutto imprevedibile, che sul collaudato schema della forma-sonata vede sfilare un’incredibile quantità di motivi, è seguito da un breve movimento dall’atmosfera fatata. Il Finale si apre con una mesta marcia funebre, che sfocia in un fortissimo di tellurica potenza, che si spegne in una coda in tonalità minore dai toni cupi e profondamente amari. Grazie alla coinvolgente umanità che la pervade, la Quarta è diventata una delle sinfonie più amate ed eseguite del grande compositore russo. Un nuovo successo per la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra e Vasily Petrenko, che stanno portando avanti un’integrale destinata a collocarsi ai primissimi posti della pur nutrita discografia di Shostakovich.

Nominato nel settembre del 2009 direttore principale della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Vasily Petrenko ha stretto con la formazione inglese un legame fortissimo, come si può notare nella sua splendida integrale delle sinfonie di Shostakovich.