Più che qualunque altro musicista, Ignaz Pleyel dovette imparare quella dura lezione della vita, secondo la quale la fama tanto velocemente arriva quanto rapidamente se ne va. Nei primi anni del XIX secolo Pleyel era infatti considerato con Haydn e Mozart uno dei compositori di opere strumentali più brillanti e autorevoli di tutta l’Europa e la sua produzione orchestrale e cameristica – che comprendeva tra le altre cose 41 sinfonie e oltre un centinaio di quartetti e di quintetti – circolava dalla Scandinavia all’Italia meridionale in un’infinità di edizioni a stampa. La sua stella iniziò a tramontare intorno al 1820, quando Beethoven aveva iniziato ad aprire prospettive radicalmente nuove e Pleyel veniva liquidato frettolosamente come uno stanco epigono del suo stimatissimo maestro Haydn. Le brillanti interpretazioni delle sinfonie di Pleyel pubblicate qualche tempo fa dalla CPO e questo disco comprendente il suo concerto per fagotto e orchestra e tre delle sue sei sinfonie concertanti dimostrano meglio di qualsiasi parola che la sua produzione merita di essere riscoperta ai massimi livelli. Pleyel volse la sua attenzione alla sinfonia concertante verso la fine della breve storia di questo genere, che era fiorito a Parigi negli anni Settanta del XVIII secolo, fondendo il grande interesse per il repertorio orchestrale che si era sviluppato verso la metà del secolo con il fascino del virtuosismo strumentale e della varietà timbrica garantita dalla presenza di diversi strumenti dalle caratteristiche sonore diverse. Le sinfonie concertanti scritte da Pleyel tra il 1786 e il 1805 rivelano un sorprendente gusto per la sperimentazione, come si può notare per esempio dalla loro insolita combinazione di movimenti. Nella Sinfonia concertante n. 4 Pleyel utilizzò un organico fino ad allora del tutto inedito, abbinando ai tutti non due o tre strumenti ma addirittura un ottetto composto da archi e ottoni, che nel loro insieme costituiscono una piccola orchestra. Con questo lavoro, Pleyel anticipò un’idea che Louis Spohr avrebbe realizzato nel 1842 con la sua Settima Sinfonia, un’opera per due orchestre, una delle quali composta da solisti.
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:2
Disco 1
Disco 2
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