Lennon scrisse i primi due suoi libri (in Italia usciti in un unico volume) quando il successo dei Beatles era appena sbocciato. Fu paragonato a Lewis Carroll, James Joyce, Jonathan Swift, Edward Lear, James Thurber e Martin Gardner e questo fa capire il buon impatto che ebbe con il pubblico intellettuale inglese e mondiale. Il terzo libro, programmato per contratto con la casa editrice, ebbe una lunga elaborazione (22 anni) soprattutto perché Lennon non amava le scadenze immediate e anche a causa dei suoi svariatii interessi che lo portarono ad abbandonare per un po' la carriera da scrittore. Skywriting ha anche un altro mistero da narrare: scritto durante i 5 anni in cui John si era ritirato in casa a fare il "casalingo", a sfornare il pane e crescere il figlio (mentre Yoko Ono badava agli affari di famiglia), fu rubato dall'appartamento e ritrovato (non si sa come, dove e quando) solo 4 anni dopo e poi pubblicato postumo. Skywriting è la continuazione perfetta dei libri precedenti: racconti e poesie nonsense (o lennonsene che dir si voglia), storpiature di parole, grammatica scorretta (per buona pace dei traduttori) e testi senza punteggiatura. Dal lato della scrittura, per me resta un tipo di letteratura incomprensibile, ma mi affascina. Capisco davvero poco ma mi piace. Lennon è sempre ironico, ha la lingua avvelenata e non guarda in faccia a nessuno.
Skywriting. Scritti, disegni, poesie
Questo libro, scritto da John Lennon mentre Yoko Ono era incinta del figlio Sean, ha una storia rocambolesca. Dopo l'assassinio di John i manoscritti vennero rubati e poi ritrovati in circostanze mai chiarite, quattro anni dopo. Il libro uscì per volontà di Yoko nel 1986, ed è un inno alle straordinarie doti di creatività, immaginazione e invenzione linguistica di John Lennon. Sono racconti brevi, pagine di diario - l'unico scritto autobiografico di Lennon -, annotazioni e aforismi scritti tra il 1968 e il 1979, collazionati da Yoko Ono e inframmezzati da disegni dello stesso Lennon. Le tecniche e gli stili di scrittura sono diversi, a tratti antitetici. Leggere "Skywriting" è come aprire il vaso di Pandora del (quasi) mai linguisticamente concesso ed essere travolti dal turbine di trovate lessicali: l'America, i Beatles, personaggi veri e inventati, nomi, tanti nomi nascosti nelle parole, tante parole e molti disegni vengono scagliati in un vortice di colpi di genio nel quale, se ci si abbandona alla lettura, il godimento è infinito. Postfazione di Yoko Ono.
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Anno edizione:2013
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I_Libro_Compulsivi 03 giugno 2024Una medaglia, due facce
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