Jake, adolescente americano con una bella voce, ha un sogno: iscriversi alla prestigiosa Juilliard School di New York e diventare un artista affermato. Il suo sogno sembra prendere il volo quando partecipa alle selezioni di un noto talent show televisivo, “To be a star!”, passando le selezioni e riuscendo a diventare un concorrente del programma. Qui però incontra Daniel, ragazzo misterioso e ambiguo che instaura con lui un legame non sempre limpido e chiaro. Tra il lavoro al programma, lo studio scolastico, il rapporto non sempre facile con i genitori e con la fidanzata Stella, Jake cerca di tenere a galla se stesso e la sua nuova vita, affrontando demoni e ombre di un nuovo mondo che sta imparando a conoscere e che minaccia di tramutare il suo sogno in briciole. Non è facile fare un “riassunto” di questo romanzo, perché il rischio di avvicinarsi allo spoiler è molto alto. Posso solo dire una cosa di “Sogni in briciole”, che è come un iceberg: mostra solo una parte di sé all'inizio, ma in fondo nasconde un mondo freddo e duro, non sempre facile da affrontare e digerire. Ho amato molto questo romanzo. È una lettura di certo dedicata a un pubblico giovane - ha proprio gli aspetti di un romanzo di formazione, perché porta i ragazzi a riflettere su tematiche molto difficili e delicate - ma è anche fortemente apprezzabile per i lettori “più grandicelli”, perché scava dentro e riporta a galla ansie e paure che, in un modo o nell'altro, un po' tutti abbiamo provato. La scrittura di Francesco mi è piaciuta tanto, è scorrevole e colloquiale, il che agevola la lettura che scorre davvero come acqua. Ha talento, ed è destinato a migliorare sempre di più. Ho apprezzato anche alcune sfumature più “dolci” del suo stile, che in definitiva mi hanno fatto sorridere. Un romanzo che è più di quello che sembra, e che non posso fare a meno di consigliare.
