Il sogno di Maria Köstlin

La lettura è piacevole, ma il ritmo è lento e, complice anche una tipologia narrativa decisamente introversa e a volte contraddittoria, l’interesse alla lettura non è costante: ci sono aspetti accattivanti, ma secondo me la trama poteva essere più complessa e anche il finale, sebbene abbia una buona struttura, aggiunge poco alle informazioni già in possesso. Lo stile è buono e ci sono delle potenzialità notevoli per questo scrittore alla prima opera, in particolare la capacità di rendere ben visibili al lettore ambienti e costumi ormai indietro nel tempo e la raffinatezza di espressione dei vari personaggi (tutti caratteristici e descritti in maniera esaustiva, mi ha colpito soprattutto il cocchiere Hans, davvero ben riuscito). Probabilmente il libro andrebbe letto una seconda volta per comprender meglio certe sfumature. Nel complesso un’opera discreta.

Federico Corberi scrive la sua opera di esordio cimentandosi nel genere impegnativo del romanzo storico, raccontando qualcosa che gli sta evidentemente a cuore e osando una scrittura dal vocabolario ricercato e certo di non facile approccio, in barba alle mode letterarie. Vienna 1925; un quadro con le cime dello Schleswig-Holstein, una lucertola dalla coda staccata, un manoscritto musicale; attraverso i ricordi di un’estate di quarant’anni prima, dalle pagine prende vita a pennellate la figura di Maria Kostlin, lasciando infine nitida l’impressione di una donna dalla straordinaria sensibilità artistica e animata dalla cocente voglia di vivere. Una donna che è impossibile non ammirare e amare e alla quale il fedele cocchiere Hans Haus e il lettore saranno disposti a perdonare qualche peccato. Sempre che il lettore deciderà di considerarlo tale. “Il sogno dei Maria Kostlin” è un quadro impressionista ma anche una storia romantica, in cui passione musicale e carnale si fondono, raccontata con uno stile elegante e raffinato, che accenna ma non dice, e che alla fine il lettore capirà essere funzionale alla trama stessa. Va gustato fino in fondo frase per frase, parola per parola, da leggersi possibilmente tutto d’un fiato.