Secondo libro che leggo di questa fantastica scrittrice e il mio primo libro crime…. Man mano lo si legge si entra a far parte di questa disfunzionale famiglia…scritto divinamente, alcune parti magari un po’ prolisse ma utili alla trama.
Sorella, mio unico amore
Ispirata da un fatto di cronaca che sconvolse gli Stati Uniti negli anni novanta, Joyce Carol Oates presta la sua inconfondibile voce a una delle vittime di quella tragedia e ci conduce in un viaggio doloroso all'interno dell'ossessione per la fama e l'affermazione sociale che rende capaci di sacrificare i propri figli.
«Un ritratto feroce e spesso molto divertente della vita della classe media americana... La capacità di Oates di raccontare i caotici pensieri e sentimenti di un bambino ferito è incredibile» – Joan Smith, The Sunday Times
«Il racconto preciso e cinico di una famiglia disfunzionale negli anni novanta dominati dalla febbre per la fama e il denaro» – The Guardian
«Un altro passo nel cammino di Joyce Carol Oates per diventare la più grande scrittrice americana contemporanea» – The Independent
Il 29 gennaio 1997 a Fair Hills, piccola e tranquilla cittadina del New Jersey, viene uccisa in casa Edna Louise, detta Bliss, Rampike di sei anni, giovanissima promessa del pattinaggio sul ghiaccio ed eroina locale. I sospetti si concentrano subito sulle persone più vicine alla bambina, compresi i suoi genitori, Bix e Betsey, e sul fratello Skyler. Ed è proprio Skyler a raccontare, nove anni dopo la tragedia, la sua versione dei fatti, i suoi sensi di colpa, le accuse ai genitori, da sempre schiavi del loro conformismo e della loro ambizione di emanciparsi dalla quotidianità della cittadina di provincia per ottenere gloria e riscatto grazie al talento di Edna Louise, ma anche dalla sua tragica fine. E se il caso giudiziario si risolve in maniera inaspettata, il dramma di Skyler e della famiglia Rampike va ben oltre la terribile perdita di Bliss. Ispirata da un fatto di cronaca che sconvolse gli Stati Uniti negli anni novanta, Joyce Carol Oates presta la sua inconfondibile voce a una delle vittime di quella tragedia e ci conduce in un viaggio doloroso all'interno dell'ossessione per la fama e l'affermazione sociale che rende capaci di sacrificare i propri figli.
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Betty89 27 luglio 2025
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Claudiagiani 05 gennaio 2025Una denuncia della Società americana
Una vita rubata non la si perdona mai, specialmente quando a perderla è una bimba innocente di 6 anni. Specialmente quando a perderla è il fratello maggiore di 9 anni rimasto vivo ma solo clinicamente parlando perché dal giorno in cui ha vissuto la morte di sua sorella morire, ha smarrito sé stesso. Non si perdona a due genitori che anziché aiutare il figlio nella lotta contro i suoi demoni, hanno piantato il seme del dubbio: e se a fratturare il cranio a mia sorella fossi stato io? E se a farle del male fossi stato io? E se non fossi una brava persona? Non si perdona a una classe sociale superficiale che cambia idea come mutande e ogni volta si ritrova ad additare un colpevole diverso per un omicidio che rimane ancora irrisolto. Con un sarcasmo sottile e intelligente e un'ottima prosa capace di farci percepire tutto il disagio di un ragazzo la cui vita è stata rovinata, Joyce Carol Oates compone un romanzo di denuncia verso una stampa aggressiva e infondata e famiglie che possono essere definite tali solo da un punto di vista anagrafico ma non ci mettono niente a decidere di emerginare l'unico sopravvissuto della vicenda semplicemente perché realmente turbato e incapace di inserirsi in un contesto di falsità e lucro. L'amaro in bocca che resta a fine lettura è pari alla speranza che questo libro possa essere un insegnamento per tanti altri casi di cronaca nera, perché possano essere trattati con il giusto garbo e la più estrama sensibilità, ricordandoci che le vittime non sono solo quelle che perdono la vita, ma soprattutto quelle che sopravvivono.
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Ambra 02 gennaio 2025Storia forte, non per tutti
Ispirato ad un fatto realmente accaduto questo romanzo scava nel torbido di legami famigliari tossici asserviti alla smania di successo e accettazione a tutti i costi. A farne le spese sono i figli. I temi sono trattati con grande maestria, narrazione con connotati postmoderni che deve piacere ma è fluente ed accessibile
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