Il commissario Adamsberg, personaggio principale di una serie di gialli scritta da Fred Vargus, è un uomo poco socievole, ma un ottimo detective: risolve molti crimini grazie alle sue sorprendenti intuizioni. Ma un vecchio caso torna ora a perseguitarlo: anni fa, prima che diventasse un agente di polizia, una ragazza è stata pugnalata con un tridente. Adamsberg è sempre stato convinto che l’assassino fosse Fulgence, un giudice molto importante e potente in Francia, ma non aveva modo di poter provare le sue teorie. Ora, ha appreso di un recente omicidio simile a quello di tanto tempo fa: Adamsberg pensa che deve essere stato ancora il giudice. Ma c'è un piccolo problema: il giudice Fulgence, è morto quindici anni fa.
Nel frattempo, Adamsberg riceve l'ordine di frequentare un corso di analisi del DNA in Quebec insieme ad altri suoi colleghi di Parigi. Da poco giunto lì, viene uccisa una ragazza (con la quale Adamsberg ha avuta un’avventura di una notte) con una pugnalata di tridente ma le tracce del DNA ritrovate sulla cintura della vittima sono di Adamsberg! Il protagonista non sa come difendersi perché la notte dell'omicidio era molto ubriaco ed ha vaghi ricordi. Da quel momento, fuggirà da latitante in Francia e cercherà da solo la soluzione al caso.
Adamsberg non è un personaggio eroico né un modello morale: ha un sacco di storie di sesso con le donne, è spesso scontroso, facilmente irritabile, poco socievole e poco empatico con le persone intorno a lui, come i suoi colleghi. Questa volta, però, Adamsberg avrà bisogno del sostegno di veri amici. Di nuovo, Fred Vargas dimostra di essere un'ottima scrittrice di gialli: costruisce colpi di scena, personaggi interessanti, omicidi dalla risoluzione mai scontata, e mescola il tutto con un po' di umorismo. Inoltre, cattura l’interesse del lettore che segue in tensione le vicende di Adamsberg, perennemente in bilico verso il baratro.
