Purtroppo questo libro non mi ha convinta. L’atmosfera mitologica, che avrebbe potuto essere affascinante, è trattata in modo poco accurato. Ade viene definito il “re della Morte”, ma in realtà era il Dio dei morti — mentre Thanatos rappresentava la personificazione della morte. Inoltre, l’Oltretomba viene chiamato con il termine romano Averno, quando sarebbe stato più corretto usare Ade, Oltretomba o Inferi. Infine, ho trovato riduttivo che Ecate, Dea della Magia, sia stata relegata al ruolo di semplice ninfa. Capisco la libertà di reinterpretare i miti, ma credo sia importante mantenere una certa coerenza con le fonti originali, soprattutto quando si toccano figure così ricche di significato. Un’occasione sprecata, davvero deludente.
