Questo libro mi ha preso molto, perché ha una buona struttura, diversi colpi di scena e lo stile è coinvolgente: la trama comincia subito con la rivelazione del colpevole e sembra che non ci siano margini per aspetti interessanti, ma, continuando con la lettura, vengono alla luce diversi fatti e aspetti fino al finale davvero ben congeniato. I personaggi sono verosimili, con aspetti personali che si amalgamano alle vicende drammatiche: in particolare mi sono particolarmente rimaste impresse le figure di Michele e Alessandra, per la loro semplicità e schiettezza nei pensieri e nelle emozioni. Lo stile è degno di nota, abbastanza sintetico, ma penetrante e incisivo; particolare l’espressione dei pensieri in corsivo. Davvero un buon giallo, di quelli che cominci e leggi in poco tempo.
Stagione di caccia
Un pomeriggio di fine ottobre a Calvisio, Riviera Ligure di ponente. Francesca sta badando all'orto quando Alì, lo springer del marito, si presenta e attira la sua attenzione. Francesca segue il cane lungo i sentieri della valle Sciusa fino a un dirupo in cui il marito giace esanime, forse vittima di una caduta. Invece di soccorrerlo, Francesca compie un gesto in apparenza insensato: colpisce il cane con un sasso, uccidendolo. Il cadavere di Riccardo viene rinvenuto il giorno seguente e la morte viene classificata come accidentale. Dello springer nessuna traccia. Per Francesca quello è il delitto perfetto. O meglio, lo sarebbe se un ex poliziotto curioso e cocciuto non iniziasse a domandarsi che cosa ne è stato di Alì...
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Filippo Lonati 15 febbraio 2018
Ho apprezzato questo romanzo giallo che presenta una struttura investigativa in grado di suscitare interesse e sorpresa. Mi ha ricordato la solidità di alcuni libri di Michael Connelly, ma con una sensibilità molto più netta (tutta italiana, si respira il passare del tempo nei luoghi, nelle caratterizzazioni, nelle voci interiori che animano i personaggi) e una delicatezza che si intreccia a violenza esplicita in modo del tutto personale. Mi piace molto lo stile di Marinoni, un autore che non conscevo e di cui vorrei leggere altro. Il personaggio di Serena, la figlia dell'ex-poliziotto, è davvero affascinante, profondo e complesso, anche contraddittorio, come sono gli esseri umani. Tutte le caratterizzazioni sono ottime e lasciano presagire una capacità non banale di sondare l'animo umano. Consigliatissimo!
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Più un thriller che un giallo, questo romanzo in cui un anziano poliziotto in pensione investca intorno alla morte misteriosa di un suo amico. In apparenza un incidente di caccia, in realtà c'è dietro tutta una compessa rete di eventi che hanno origine molti anni prima. Una bella trama sospesa tra passato e presente, in cui le colpe pregresse tornano a perseguitare le persone nel presente.
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