Star tresh

Scritto per sfottere lo spettatore teledipendente, in realtà solo da lui può essere veramente apprezzato perché ne condivide il mondo di appartenenza. Chi invece, come me, la televisione l’ha abbandonata da decenni apprezza la fantasia verbale e la creatività delle divertenti assonanze allusive, ma trova in definitiva eccessiva e stucchevole la continua ricerca della risata basata prevalentemente su un umorismo grossolano, poco significativo e per nulla graffiante. Insomma, ricorda i lazzi cui si concedevano gli imperatori romani per far credere al popolo che una critica era possibile, mentre in realtà proprio questa simulazione di libertà era la dimostrazione più evidente del totale asservimento. Su Star trash, quindi, ottimo giudizio come esercizio linguistico, pessimo come esempio di satira.