Come membrana sottile il divario fra vittima e carnefice, che in questo romanzo si dipana pagina per pagina. Fino all'ultimo esalato respiro. Liberatorio e denso come un thriller psicologico, ma coinvolgente ed emozionante come un giallo moderno. Ottime le atmosfere di fredda intensità che l'autrice, come sempre, non risparmia. I personaggi respirano e si nutrono di emozioni al gelo e lasciano il sapore dello sgomento nel lettore, perennemente impreparato al peggio. Che deve ancora venire.
Una storia crudele
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, e da qualche tempo in crisi di creatività, scompare lasciando un'unica traccia di sé: un manoscritto intitolato "Una storia crudele". Atsuro, il marito avvezzo alle stranezze e alla volubilità della donna, lo trova in bella vista sulla sua scrivania con il seguente post-it appiccicato sopra: "Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha". Editor della casa editrice di Koumi Narumi, Yahagi si getta subito a capofitto nella lettura dell'opera, nella speranza di avere finalmente tra le mani il nuovo best seller dell'acclamata autrice. Più si addentra nella lettura, tuttavia, più rimane sconvolto e, leggendo l'annotazione finale dell'opera: "Ciò che è scritto in queste pagine corrisponde alla pura verità. Gli eventi di cui si parla sono accaduti realmente", non può fare a meno di avvertire un brivido corrergli lungo la schiena. Koumi Narumi narra, infatti, dell'infanzia di Keiko, vale a dire della propria fanciullezza. Descritta come una bambina di dieci anni triste e solitaria. Una sera, sperando forse di trovarvi il padre, si spinge fino a K, un quartiere ad alta concentrazione di bar e locali a luci rosse. Là si sente a un tratto picchiettare con delicatezza sulla spalla. Sorpresa, si volta di scatto e scorge un giovane uomo con in braccio un grosso gatto bianco. Frastornata, incuriosita, Keiko lo segue in un vicoletto buio, dove lo sconosciuto le infila un sacco nero sul capo e la rapisce.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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caterina boletti 13 maggio 2016
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Federica Li Vecchi 08 maggio 2016
La Kirino è nota per i suoi romanzi tetri e angoscianti e in questo libro non è da meno. Qui infatti una nota scrittrice sparisce lasciando un romanzo da consegnare al suo editore, nel quale racconta l'episodio di rapimento che ha subito quando era bambina. Il modo in cui viene rapita e trattata durante il suo periodo di prigionia, insieme alle condizioni nelle quali è stata costretta a vivere, trasmettono un senso di angoscia che permane per tutto il racconto. Non manca un finale inaspettato. Ottima lettura.
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