Culti, manipolazioni, riti inquietanti e derive spirituali: Storie di culto ci accompagna in un viaggio affascinante e disturbante attraverso le storie di trenta sette che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia. Ocker non si limita a descrivere i fatti con il tono neutro di un’enciclopedia, ma sceglie uno stile narrativo brillante, ironico e tagliente, capace di affrontare un tema delicato con sarcasmo e profondità. Non si tratta quindi di un semplice saggio, quanto più di un insieme di racconti: ogni capitolo prende in esame un caso specifico, analizzando non solo i leader carismatici e le loro folli visioni, ma anche i meccanismi psicologici e sociali che hanno trascinato persone comuni dentro realtà tanto assurde e pericolose. La varietà delle storie è uno dei punti di forza del libro: si passa dalle sette più note come Nxivm, fino a gruppi meno conosciuti come quello dei Raeliani; dalle sette votate all’ufologia, fino alle comunità segnate da pratiche se$suali o rituali estremi. Questo mosaico di esperienze permette al lettore di cogliere le diverse sfumature del fenomeno, dalle psicosi apparentemente innocue, fino a tragici esiti di massa. Ne risulta una lettura che arricchisce di nozioni, stimola riflessioni e appassionerà in particolare chi ama il genere True Crime. Se proprio devo trovare un difetto, direi che la prefazione avrebbe meritato qualche pagina in più: una cornice introduttiva più articolata, con una panoramica generale e uno schema esplicativo, che avrebbe reso l’opera davvero completa. Ma anche così, Storie di culto resta un libro sorprendente, istruttivo e allo stesso tempo inquietante, capace di intrattenere e far riflettere. Decisamente consigliato.
