La strada del ritorno è sempre più corta - Valentina Farinaccio - copertina
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Letteratura: Italia
La strada del ritorno è sempre più corta
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Descrizione


Vera ha 30 anni ed è una celebrità della tv: inventa oroscopi irriverenti con cui punisce in particolare i nati sotto il segno dello Scorpione. Primo fra tutti l'ex fidanzato Fabrizio che, lasciandola, ha smascherato le sue fragilità e riaperto un vecchio, silenzioso dolore. Quando era bambina, il padre Giordano è morto e Lia, sua madre, credendo di proteggerla, ha finto di dimenticare. Un centinaio di pagine inaspettate, scritte da Giordano, costringeranno Vera a un viaggio nell'estate dei suoi cinque anni. Quella in cui tutto è cambiato.

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Libreria Nani
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Dettagli

14 maggio 2019
215 p., Brossura
9788804714484

Valutazioni e recensioni

  • Patrizia Cappuccino

    I libri migliori arrivano sempre per caso, quando meno te lo aspetti. A me succede spesso, per un curioso gioco del caso, che arrivino sempre alla fine dell’ anno, quando sono a casa dei miei, vicino al camino e leggo con le cuffiette per sovrastare il rumore di bambini, televisione, parenti che vanno e che vengono. “La strada del ritorno è sempre più corta” è forse il libro più bello del mio 2016. Devo ancora tirare le somme, ma ora, a dieci minuti dalla conclusione del romanzo, la mia impressione è questa. Questo libro racchiude quello che cercavo da un po’ nelle mie letture: un’emozione pura, incantata, profonda. Il romanzo di Valentina Farinaccio racconta le vicende di una famiglia di Campobasso, una famiglia “disciplinatamente smembrata”. Tre figure femminili come colonne portanti della storia: Vera, Lia, Santa, rispettivamente figlia, moglie, madre di Giordano Lorenzini, morto all’età di trent’anni. Tre donne che devono superare la perdita dell' uomo che amano, ma che per molti anni non lo fanno, per una scelta, per timore. Donne che scappano per non guardare e non affrontare, finché un giorno Vera decide di riappropriarsi di un passato che nessuno le ha mai raccontato, di un padre che nessuno le ha mai ricordato. La scrittura è decisa, ricca di particolari. Parole come sensazioni palpabili, descrizioni evocative che ti fanno sentire il sapore e l’odore delle cose. Il linguaggio è spensierato e ironico, ma in alcuni punti l’autrice, pur mantenendone la freschezza, riesce a renderlo drammatico e denso e questo è un pregio non indifferente. Una peculiarità che fa sì che tu possa sentirti vicino alla storia come fosse la storia della tua vita o di persone che conosci bene. In parecchi momenti ho avuto una voglia irrefrenabile di offrire una tazza di caffè a Vera o a Lia anche se Lia il caffè non lo beve, perché è veleno. Poi non è da tutti raccontare una storia di cui si sa già il finale e riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine. Hai sempre la sensazione che ci sia ancora qualcosa di grande che il libro possa raccontarti, ed è così. Questo libro si fa divorare, si fa vivere, respirare, assaporare ed è stato un immenso regalo per il mio 2016.

  • In questo romanzo d'esordio l'autrice racconta con storia ricca di emozioni e di poesia che soprattutto nella prima parte riesce a suscitare più di qualche lacrima ma in grado anche di strappare parecchi sorrisi. Questo libro ha come protagoniste tre donne Lia, Vera e Santa la cui vita gira attorno ad un uomo (Giordano): Lia è la moglie di Giordano, Vera la figlia di cinque anni e Santa la madre. Partendo dall'ultima estate che la famiglia trascorre insieme l'autrice racconta con estrema delicatezza il tema del dolore per la perdita di una persona cara, vissuto da punti di vista diversi: quello di una moglie che perde l'amore della sua vita, quello di una figlia che non capisce perché suo padre da un giorno all'altro non ci sia più e quello di una madre che ha fatto dei figli il centro del suo universo. Non è assolutamente un libro pesante anzi scorre via tutto d'un fiato e quando lo finisci ti lascia nel cuore una serie di emozioni che ti porti dentro per sempre.

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Foto di Valentina Farinaccio

Valentina Farinaccio

Valentina Farinaccio è giornalista, scrittrice e critico musicale. Lavora per Auditorium TV, la web tv dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, e collabora con "Il Venerdì di Repubblica". È autrice diversi libri: La sindrome di Bollani (2009), di Yesterday. Storia di una canzone (2015), La strada del ritorno è sempre più corta (2016), Le poche cose certe (2018), Quel giorno (2019), Non è al momento raggiungibile (Mondadori, 2022).

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