Streghe

Ho iniziato a leggere questa storia a due voci con grande interesse, affascinato soprattutto dallo stile particolare di scrittura che caratterizza i capitoli in cui è l'anziana guaritrice Feliciana a raccontare. Ma pagina dopo pagina l'entusiasmo è scemato. Non c'è nessuna indagine sull'omicidio di Paloma. La morte della cugina di Feliciana è solo un pretesto per dare il via a due monologhi che presto si fanno pesanti e ripetitivi. Ad un certo punto non ne ho potuto più di sentir parlare di erbe, funghi, veglie, acque profonde... Delusione.

Streghe è un libro potente! Le pagine gridano "il linguaggio" del coraggio femminile in grado di curare lo spirito del lettore. L'atmosfera del Messico fa da sfondo al racconto in cui si scontrano le ricche tradizioni esoteriche e culturali con la dura realtà rurale. Credo di non essermi mai imbattuta in una versione narrativa cosi particolare. I dialoghi sono in forma indiretta in cui l'autrice ha costruito il racconto a due voci e capitoli alternati, ma nonostante aver fatto fatica a entrare nella storia, sento che in qualche modo sia diventata parte di me. Due donne forti che sono state segnate profondamente. La vita di Feliciana del passato si scontra con quella di Zoe del presente attraverso un omicidio brutale di Paloma, una curandera. Lei era nata Gaspar, ma da sempre si è sentita fuori posto nel corpo di un uomo decidendo così di diventare una muxe, ovvero una transgender. Ma prima di tutto Paloma era una curandera. A raccontare il tutto è Feliciana, anche lei una guaritrice di grande fama. Ha il dono del "linguaggio", la conoscenza delle arti curative che le sono state insegnate e tramandate da Paloma. Feliciana si trova per la prima volta a raccontare il suo lontano passato sofferto, sfogandosi con la giornalista Zoe che indaga sull'omicidio della povera Paloma. Dai legami sofferti come con suo marito violento alla malattia di sua sorella Francisca, la donna anziana si confida con Zoe che rimane colpita dalla sua storia così profonda e a sua volta si racconta, soffermandosi sul legame speciale con il padre scomparso troppo presto, ma anche ai momenti di felicità e di dolore, comportandosi da brava per non essere un peso per i genitori rispetto a sua sorella Leandra. Due donne che hanno saputo tirare fuori un racconto pieno di sentimento come se fossero sorelle che si confidano, che le porterà a scoprire l'assassino di Paloma, discriminata perché era muxe, dove l'odio si è fermato perché provava un amore considerato "diverso" in un Messico pieno di cultura e tradizioni, ma troppo indigeno per certi versi. STREGHE è un racconto ispirato ad una storia vera della curandera mazateca Maria Sabina che divenne famosa in tutto il mondo. Streghe è una storia di donne (che nella confidenza e nell'aprire il loro cuore pieno di dolore, felicità ed emozioni), diventano in qualche modo sorelle, che non sempre sono di sangue: "le sorelle sono ciò che non abbiamo, loro sono quello che non siamo e noi siamo quello che loro non sono". I capitoli alternati raccontato due realtà di due donne diverse sia nell'età che nella vita stessa. La parte di Feliciana è raccontata con frasi spesso ripetitive, poiché è una donna anziana che non sa ne scrivere né leggere e soprattutto è segnata dal tempo. Diverso è per Zoe, che è una donna affermata come giornalista nel campo del lavoro per lo più maschilista. È una donna determinata e il suo linguaggio è ricco di vocaboli e diretto. Ci vuole sicuramente un po' entrare in questa storia per come è strutturato il libro, ma con il passare delle pagine e le confidenze tra due donne, il lettore viene coinvolto quasi come se fosse il terzo personaggio all'Interno della storia così reale e intensa.