Segreti di famiglia intersecati con la Storia di un popolo. Amore, delusione, grandi solitudini. Scritto benissimo, coinvolgente, intenso
Stupore
Con la consueta maestria, Zeruya Shalev mescola dramma e ironia, trascinandoci in una storia di segreti di famiglia che si intreccia a quella collettiva in un complesso esame delle radici del conflitto.
“L‘ho letto col fiato sospeso e l’ho finito con una sensazione di redenzione.” Eshkol Nevo “Rachel” è il nome sconosciuto che suo padre ha pronunciato sul letto di morte. Ed è così che Atara, architetto cinquantenne madre di due figli e con una burrascosa vita sentimentale, decide di indagare nei trascorsi dell’uomo. Scopre allora che Rachel era la sua prima moglie e la ritrova, quasi centenaria; ma questo è solo l’inizio di un viaggio in un passato misterioso. Che inizia prima della fondazione dello Stato di Israele, quando il padre e Rachel facevano parte della resistenza armata contro gli inglesi, insieme a una donna di nome Atara. L’incontro fra la protagonista e l‘anziana Rachel, che aveva sepolto il passato in un angolo remoto, cambierà inevitabilmente il corso del loro destino.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2024
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Caterina 06 marzo 2025Zeruya Shalev non delude mai
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Barbarachicca24 17 gennaio 2025Amore, delusione, rabbia, sospetto ed infine stupore per la capacità di continuare, nonostante tutto.
Una scrittrice capace di lasciarmi sgomenta di fronte alla sua visione della famiglia e dell’amore così poco idealizzato e così reale e per questo tanto lontano dal mio modo di vederlo/desiderarlo. La famiglia che nel mio immaginario dovrebbe essere simile a quella del Mulino Bianco, viene sezionata, analizzata fino allo stremo e i sentimenti, anche più reconditi, esposti all’esame attento del lettore. Amori forti ed infelici, fra coniugi e fra genitori e figli, incomprensioni che ne minano la solidità. Perché una persona che ci è affianco, anche per tanti anni, non pensa quello che pensiamo noi e non prova quello che proviamo. L’amore è quindi sempre fallimentare, se lo si vuole intendere come simbiotico. Più che lo stupore è il tormento il motore di questo romanzo. Due donne di età differenti che hanno sofferto tanto per lo stesso uomo e per il modo di interpretare la vita. Rachel, eroina, combatte per Israele contro la presenza britannica nel paese. Ma sono sforzi inutili, come quelli di Atara, morta ventenne e rivissuta come figlia dell’uomo che sentiva la responsabilità della morte della prima. Amore, delusione, rabbia, sospetto ed infine stupore per la capacità di continuare, nonostante tutto.
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Sfigatta24 01 novembre 2024
Bella lettura, il libro scorre bene, all'inizio può sembrare difficile districarsi tra i personaggi perchè ci sono alcuni flashback ma superato il primo capitoletto, tutto è più chiaro. Lo consiglio e scoprirò altre opere dell'autrice.
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