Sumo

Il quintetto Oddjob è la prova del perché i musicisti scandinavi hanno oggi un ruolo di primo piano nella scena jazz internazionale. La loro musica infatti non si ferma a un’ottima tecnica e a un grande virtuosismo, ma offre anche un impatto melodico unico accompagnato da una grande carica innovativa. Il progetto che sta alla base di questo quintetto è nato per puro caso. All’inizio di questo millennio quattro musicisti svedesi si sono ritrovati a suonare insieme a Eric Gadd: il trombettista Goran Kajfeš, sideman di artisti come Sting, Janet Jackson o i Cardigans; il sassofonista Per “Ruskträsk” Johansson che ha alle spalle importanti collaborazioni con jazzisti del calibro di Nils Langdren o Roy Hargrove; il bassista Peter Forss, anch’egli reduce da grandi performance insieme a importanti jazzisti e così pure il percussionista Janne Robertson. Tuttavia, è soltanto con l’arrivo del pianista Daniel Karlsson che si concretizza l’idea di creare una jazz band. Il risultato? Un ensemble perfettamente affiatato per un disco, “Sumo”, prodotto niente meno che dall’etichetta tedesca ACTmusic e che ci regala sensazionali momenti di pure jazzrock.