Quali sono le caratteristiche dei romanzi Polar?
Polar è un termine francese che designa la letteratura (e il cinema) poliziesco; nasce dalla contrazione delle parole policier e littérature.
Accanto alle atmosfere torbide e notturne e agli intrighi, tipici del noir, il polar si sposa felicemente con il poliziesco e a tratti con l'hard boiled.
In effetti sotto il termine polar possiamo individuare molti generi, come il poliziesco, appunto, il noir e il thriller. È Jean-Patrick Manchette, lo scrittore francese considerato l’iniziatore del polar tra la fine degli Sessanta e l’inizio dei Settanta.
Prima esisteva il «romanzo marsigliese», ora i polar parlano di qualsiasi argomento: sociologia, religione, filosofia. Criminalità organizzata, corruzione, disagio urbano, lotta di classe, giustizia deviata: il crimine è spesso una lente per leggere il malessere della società.
Hervé Le Corre, uno degli autori contemporanei di polar, ha dichiarato: «L’interesse per questo genere, che sosta su una specie di frontiera, si sta diffondendo. E ad arricchirsi è la narrativa, sia per i temi di cui si fa carico, sia per le diverse forme che è in grado di assumere».
I protagonisti, le trane e lo stile narrativo
I protagonisti sono abitualmente detective solitari, ex poliziotti disillusi, giornalisti, criminali redenti: tutti spesso in conflitto con l’autorità e il sistema.
Le storie sono cupe, serrate, spesso violente. Più che la risoluzione, conta l’atmosfera e la denuncia implicita o esplicita di problematiche sociali.
Lo stile di scrittura è sempre diretto, essenziale, crudo. Il linguaggio riflette la durezza dell’ambiente e dei temi trattati.