Cos'è lo Steampunk?
Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima?
Tra gli universi alternativi della narrativa di genere, lo steampunk è uno dei più riconoscibili e affascinanti. Ispirato all’estetica vittoriana e alimentato da una tecnologia retrofuturistica basata sul vapore, questo trope mescola eleganza ottocentesca, ingegno meccanico e ribellione. Il mondo che ne scaturisce è dominato da ingranaggi, dirigibili, calcolatori analogici e scienziati visionari: una distorsione temporale in cui la modernità prende forme antiche, e il progresso assume contorni spettacolari e spesso inquietanti. Lo steampunk non riscrive solo la storia: la reinventa con l’audacia dell’immaginazione.
Quali sono i temi principali?
I testi steampunk riflettono sul rapporto tra scienza e potere, tecnologia e disuguaglianza, progresso e memoria. I loro mondi sono spesso teatro di tensioni sociali, città verticali, imperi decadenti, rivoluzioni industriali deviate. Si alternano atmosfere utopiche e distopiche, sempre percorse da un senso di meraviglia e da una critica implicita alle derive del tecnocentrismo. L’energia del vapore, i circuiti meccanici e le invenzioni anacronistiche sono strumenti narrativi per indagare questioni più profonde: chi controlla l’innovazione? E a che prezzo?
Come sono i personaggi caratteristici?
Nei romanzi steampunk si incontrano esploratori e inventrici, ribelli mascherati e detective dall’animo inquieto. I personaggi incarnano l’ambivalenza di un’epoca immaginaria: raffinati e sporchi di fuliggine, eleganti e armati, romantici e rivoluzionari. Si muovono tra salotti borghesi e laboratori clandestini, governati dalla curiosità e dalla necessità di cambiare le regole. Il loro stile è iconico — corsetti rinforzati, occhialoni da aviatore, orologi a vista — ma è la loro visione del mondo, e la loro lotta per modificarlo, a renderli davvero memorabili.