Michele a quattordici anni ha il destino segnato. Cilento, estate del ’43. La guerra ha chiamato i padri al fronte mentre le donne ed i ragazzi attendono il momento in cui le vite torneranno alla normalità. Ci sono i fascisti a garantire la sicurezza, i tedeschi a rivendicare proprietà. L’esistenza di Michele verrà stravolta e la sua vita prenderà la via della rabbia, dell’odio, della vendetta. Sarà colpito dai sensi di colpa, dalla vergogna e dal dolore. Sarà proprio il dolore ad accompagnarlo per i sentieri impervi su cui si troverà a camminare, nei cupi meandri di fitta boscaglia su cui si accingerà a metter piede. Michele trova persone disposte ad aiutarlo, ma del tipo di cui non ci si può vantare. Così la sua crescita trova un’accelerata, diventa grande, diventa uomo. Ma perde l’umanità. E l’umanità, una volta persa, non si recupera. Un bel libro che fluttua tra diversi generi senza aver una catalogazione definita, è thriller, è romanzo di formazione, è noir. Parla di amicizia, di amore, di affetto, di famiglia, ma anche di morte, di disperazione, di emarginazione, di disprezzo. Una bellissima scrittura, diretta, efficace. Michele è un personaggio costruito alla perfezione, i luoghi hanno un ruolo significativo e nulla è lasciato al caso. "E se tu scruterai a lungo nell’abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te".
Il tempo dell'odio
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Cilento, estate del 1943. Michele ha quattordici anni e vive con la madre e le sorelle in un casolare isolato. È tardo pomeriggio quando, di ritorno da una giornata di lavoro nei campi, vede una camionetta di fascisti sulla strada che lo porta a casa. Capisce subito che sta accadendo qualcosa di terribile e, sentendosi impotente, si nasconde in mezzo ai cespugli. Mentre le donne urlano disperate, Michele viene scoperto e per non essere ucciso è costretto a scappare nel bosco. Per Michele questo evento segna la fine dell’adolescenza, l’incontro con la brutalità e la violenza. Comincia un viaggio iniziatico all’insegna della vendetta, dell’odio e del desiderio di trovare le sorelle che sono state rapite. Ferito e sconvolto viene accolto da una vecchia vicina che lo cura offrendogli un nascondiglio. Nel frattempo scopre che anche altre ragazze del paese stanno sparendo. Giovani donne strappate alle loro famiglie. Chi si cela dietro tutto questo e che fine fanno le vittime? Sono i giorni che precedono lo sbarco degli alleati a Salerno e i nazisti sono fuori controllo. Sono loro i responsabili? Michele si unisce a un gruppo di briganti, guidati da un uomo misterioso che si fa chiamare Teschio, che gli mostrerà il loro particolare codice criminale e gli insegnerà il valore dell’onore. Insieme a loro scoprirà una terribile verità.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Recensore_Onesto 03 agosto 2024Odio puro
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Giuseppe 14 dicembre 2022un oscuro romanzo di crescita
Siamo nell'estate del 1943, nel Cilento. Michele è un ragazzo di quattordici anni che assiste impotente alla brutale uccisione di sua madre e al rapimento delle sue sorelle da parte di un gruppo di camicie nere. Vistosi scoperto fugge gettandosi in un fiume e dandosi alla macchia. Incontrerà Lucia, che lo aiuterà a tornare in sé e sarà colei che gli presenterà il misterioso personaggio Teschio. Sarà poi un'iniziazione al sangue, alla vendetta e al senso dell'odio... • Antonio Lanzetta torna nel suo Cilento e ritorna ad ambientare il tutto negli anni della guerra (o immediatamente successivi, com'era stato per "L'uomo senza sonno"), ispirato ai reali fatti storici avvenuti in quella regione così lontana dai titoli di giornale ma che pure ha subito gli effetti del conflitto. A tutto ciò si aggiunge una commistione esoterica che pesca sia dal folklore nostrano che da quello teutonico, che trovano risonanza in momenti onirici di chiara ispirazione lovecratftiana. • Un libro che potrebbe essere un perfetto "revenge movie", che dà conferma ancora una volta (qualora ce ne fosse bisogno) del talento dello scrittore salernitano 😄
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Giuseppe 18 novembre 2022Sospeso tra thriller e Western cilentano
Siamo nell'estate del 1943, nel Cilento. Michele è un ragazzo di quattordici anni che assiste impotente alla brutale uccisione di sua madre e al rapimento delle sue sorelle da parte di un gruppo di camicie nere. Vistosi scoperto fugge gettandosi in un fiume e dandosi alla macchia. Incontrerà Lucia, che lo aiuterà a tornare in sé e sarà colei che gli presenterà il misterioso personaggio Teschio. Sarà poi un'iniziazione al sangue, alla vendetta e al senso dell'odio... • Antonio Lanzetta torna nel suo Cilento e ritorna ad ambientare il tutto negli anni della guerra (o immediatamente successivi, com'era stato per "L'uomo senza sonno"), ispirato ai reali fatti storici avvenuti in quella regione così lontana dai titoli di giornale ma che pure ha subito gli effetti del conflitto. A tutto ciò si aggiunge una commistione esoterica che pesca sia dal folklore nostrano che da quello teutonico, che trovano risonanza in momenti onirici di chiara ispirazione lovecratftiana. • Un libro che potrebbe essere un perfetto "revenge movie", che dà conferma ancora una volta (qualora ce ne fosse bisogno) del talento dello scrittore salernitano 😄
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