Bellissimo. Affronta con coraggio e autoironia il tema della comunicazione tra gli “Asperger” e i terrestri, dipanandolo attraverso una serie di capitoli, racconti nel racconto, che affrontano altrettante difficoltà nel decodificare i messaggi, i modi di dire, la mimica degli umani. Con intelligenza smonta una serie di luoghi comuni sugli “Asperger” e più in generale sull’autismo e mostra con grande onestà le paure, a volte difficili o addirittura impossibili da comprendere, di chi è affetto da questa sindrome. E d’altro canto rifugge dalla tentazione di “piangersi addosso”, smontando qualsiasi tentativo di lasciarsi andare all’autocommiserazione. E’ il manifesto di chi rivendica con forza la possibilità di essere accettato e valorizzato nonostante le difficoltà. Da leggere assolutamente
