Terra madre

Nel 1054, il Vescovo Drogone convoca un prete in piena notte, per affidargli una missione urgente e riservata. Un mistero è sepolto da mille anni a Taranto tra l’undicesimo secolo e i giorni nostri. Nella cripta della Cattedrale si incrociano le storie dei protagonisti che si rincorrono nel corso dei secoli, cercando di scoprire un segreto non ancora svelato. Qualcuno cerca di nascondere la verità. “Il freddo si infiltra senza pietà sotto il mio pesante mantello in lana grezza. È piovuto tutto il giorno, l’aria è ancora inesorabilmente carica di umidità. Ho provato ad asciugare tunica e calze pesanti vicino al fuoco, ma evidentemente non è bastato. Costeggio il mare, è ancora buio. Gli spruzzi salati alzati dalle onde di tempesta mi graffiano il viso e cancellano quel poco di tepore che gelosamente cerco di conservare per non tremare. L’acqua che mi giunge a folate trasportata dal vento rischia continuamente di spegnere la torcia che con cautela tengo sollevata, unico spiraglio di luce nell’oscurità che mi avvolge. Una lotta disperata nel cercare di evitare buche e pozzanghere. Non è cosa usuale essere convocati in piena notte dal vescovo.”