Una testa in gioco - Georges Simenon - copertina
Una testa in gioco - Georges Simenon - copertina
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Letteratura: Belgio
Una testa in gioco
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Descrizione


Quanto vale la testa di un uomo? Secondo Maigret abbastanza da giocarsi la carriera. Ma questa volta il commissario rischia davvero grosso: far evadere dalla Santé, sulla base di una semplice intuizione, un condannato a morte alla vigilia dell'esecuzione capitale è una scommessa che potrebbe costargli cara. Pedinando l'evaso, Maigret si ritrova alla Coupole, confuso tra la fauna cosmopolita del carrefour Montparnasse: ricchi sfaccendati, artisti falliti, parassiti. E qui incontra colui che del romanzo è il vero protagonista: Jean Radek, ex studente di medicina cecoslovacco, spiantato e geniale. Una personalità tortuosa e malata, che per la prima volta riesce a stupire e disorientare Maigret sfidandolo a un duello sul terreno dell'intelligenza e dell'astuzia.

Tropes e temi

Dettagli

Tascabile
11 ottobre 1995
149 p., Brossura
La tête d'un homme
9788845911606

Valutazioni e recensioni

  • YMD

    Molto intrigante! ve lo consiglio.

  • Un duplice omicidio, un colpevole già individuato la cui esecuzione si terrà a breve. Sembra tutto in regola, ma l'istinto di Maigret gli suggerisce qualcosa, e lui non crede nella sua colpevolezza. Per dimostrarlo rischia tutto, si gioca la carriera organizzando l'evasione del ragazzo per prendere tempo ed effettuare ulteriori indagini. Tra gli ambigui personaggi oggetto dell'osservazione del commissario il più singolare è Radek, eccentrico e apparentemente quasi buffo, che nasconde invece una fredda lucidità. “Una testa in gioco” è uno dei gialli più avvincenti di Simenon, carico di una tensione che tiene incollati alle pagine fino alla fine.

  • Renzo Montagnoli

    Il nemico pubblico N. 1 dei criminali, il celeberrimo commissario Maigret, è roso dal tarlo del dubbio, perché nel caso del delitto di due donne (una ricca signora e la sua cameriera) tutti gli elementi probatori hanno portato a individuare come colpevole un ragazzone frustrato, tale Heurtin, incriminato, processato e condannato a morte. L’istinto naturale, o meglio il fiuto, lo portano a temere di aver preso un granchio e alla fine, a costo di veder vanificate le sue possibilità di carriera e il suo stesso posto, tanto fa che riesce a convincere il giudice istruttore Coméliau a far fuggire l’imputato, nella convinzione anche che sia l’unico modo per poter arrestare eventuali complici, dove quell’eventuali è avvertito dal poliziotto parigino come quasi una certezza. Inizia così uno dei più bei gialli scritti da Simenon, con un susseguirsi di eventi che incollano il lettore al libro in un’ambientazione a tratti crepuscolare delle rive della Senna. Ma se Heurtin è un sempliciotto, magari un po’ ritardato, non è così l’avversario che Maigret incontra nella sua indagine, perché Radek, così si chiama, è un cecoslovacco che ama giocare con la morte, pregno di un’autostima che rasenta la follia, lucido tuttavia e talmente intelligente da disseminare falsi indizi e con la pretesa di giocare come un gatto con il topo. Riesce anche simpatico in questa continua tenzone con la polizia, ma sono apparenze, perché dietro i suoi occhi si cela il male solo per il gusto di essere comunque superiore a tutti. Per un po’ Maigret annaspa, poi comincia a stare al gioco e infine lentamente sgretola la sicurezza del suo avversario, fino a quando gli vibra la stoccata finale. Quindi, come al solito, l’intuito del celebre commissario si è dimostrato determinante, evitando che la testa di un innocente rotolasse nel cesto e assicurando alla giustizia e al boia il vero colpevole. E’ un racconto asciutto, teso come una corda di violino, e che ancora una volta stupisce per la straordinaria capacità di Simenon di sondare la psiche di un criminale. Resta sempre la straordinaria umanità dell’uomo massiccio e dallo sguardo impenetrabile che risponde al nome di Maigret. Da leggere.

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Foto di Georges Simenon

Georges Simenon

1903, Liegi (Belgio)

Georges Simenon è stato un romanziere francese di origine belga. La sua vastissima produzione (circa 500 romanzi) occupa un posto di primo piano nella narrativa europea, confermando il ruolo di Simenon, uno scrittore destinato a incidere sul suo tempo, a suggestionare molti altri autori, ad appassionare milioni di lettori.Grande importanza ha poi all'interno del genere poliziesco, grazie soprattutto al celebre personaggio del commissario Maigret. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l'Index Translationum, un database curato dall'UNESCO, Georges Simenon è il quindicesimo autore più tradotto di sempre. Grande lettore fin da ragazzo in...

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