Testaccio. Da quartiere operaio a Village della capitale
Testaccio dal 1921 è il XX rione del centro storico di Roma. Con la proclamazione a Capitale del nuovo Regno dell'Italia unita, nel 1871 Roma si mise alla ricerca di una sua immagine produttiva e industriale e, di conseguenza, di un quartiere dove ospitare la classe lavoratrice. Questa identità industriale della città fu pre-costituita e pianificata dagli amministratori: Testaccio avrebbe dovuto diventare il quartiere operaio per eccellenza di Roma Capitale. Invece, per molti anni rimase una zona degradata e sovraffollata pur con l'intervento massiccio dello Iacp. Un secolo dopo gli stessi appartamenti sono diventati appetibili soprattutto dai cosiddetti radical-chic e vengono contesi sul mercato immobiliare a prezzi esorbitanti. Quali sono gli elementi che hanno portato a questo profondo mutamento di percezione di questo luogo? Questo lavoro intende ripercorre le tappe che hanno segnato la trasformazione dell'identità di questo territorio che può apparire oggi - per chi non ci vive - come il posto giusto dove fare movida o consumare un brunch. Capitolo dopo capitolo, si è cercato di dipanare il lungo cammino che ha connotato nei secoli la trasformazione dell'identità di questo territorio, da ghetto popolare a Village della capitale.
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Anno edizione:2016
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