Osamu Tezuka, il Maestro, il Dio del Manga. Quest'uomo scrisse e disegnò di tutto e di più. La sua immensa bravura fu quella di riuscire a spaziare tra vari generi con una originalità pressappoco disarmante. Anche nella raccolta di diciotto storie "The Crater" (un volumone di pressappoco 560 pagine), infatti, Tezuka riesce a passare dalla fantascienza all'horror, pure soprannaturale, dall'horror al noir, dal noir al thriller, anche soprannaturale, con una facilità e una semplicità davvero impressionanti, cesellando storie brevi sempre di altissimo spessore. Si parte da una semplice premessa, "i rimorsi di coscienza" che più o meno tutti gli uomini provano. Da questa appunto semplice premessa, il nostro Dio del Manga costruisce, persino con personaggi ricorrenti, temi e messaggi a lui molto cari che ci condurranno nei meandri più oscuri della mente umana: invidia nei confronti del prossimo, personale insoddisfazione, disinteresse verso la sopravvivenza medesima degli esseri umani. Ogni cosa sviluppata di continuo in un crescendo di tensione intricante e intrigante. Almeno un paio di storie sono delle perle assolute, "L'uomo del cratere", "Doppio ruolo", "La grotta del vento", "La maschera di Tomoe" e "Il padiglione ottagonale", ma anche tutto il resto di ciò di cui la raccolta si compone finisce per essere davvero tantissima roba. Leggendo e guardando le cose scritte e disegnate da Osamu Tezuka, chi ha velleità in generale di creativo non può non sentirsi più che piccolino, quasi minuscolo di fronte alla sua immane statura artistica.
