Malesia, 1893. La bella Li Lan vive con il malinconico padre rimasto vedovo troppo presto. Un giorno l'uomo la mette al corrente del fatto che la ricca e importante famiglia Lim ha espresso il desiderio di chiederla in sposa per il figlio defunto, Lim Tian Ching. Sconvolta dall'offerta, Li Lan rifiuta categoricamente ma di lì a poco lo spirito di Lim Tian Ching inizia a tormentarla in sogno ogni notte, corteggiandola e terrorizzandola. Spaventata, Li Lan e la sua amata balia si rivolgono a una medium che ha contatti con gli spiriti, ma il rimedio che la giovane usa sperando di liberarsi di Lim Tian Ching si ritorce contro di lei e il suo spirito si separa dal corpo, iniziando a errare in un mondo parallelo e oscuro. L'incontro con il misterioso e seducente Er Lang, darà una svolta al suo viaggio, e Li Lan si troverà persino di fronte alla verità sconcertante sulla reale causa della morte del suo sinistro spasimante. La prima parola che mi viene in mente quando penso a questa storia è: “affascinante”. “The ghost bride” è una storia seducente e coinvolgente già dalle prime pagine, capace di trasportare il lettore in un mondo diverso, non solo gotico e ricco di spettri e spiriti famelici, ma in una Malesia di fine 1800 carica di colori, profumi, spezie e tradizioni sconosciute al lettore, che apre una finestra su un mondo esotico e antico, incredibilmente vivo e tangibile, apprendendo usi, costumi e leggende che arricchiscono l'anima. Non solo fantasy gotico, dunque, ma anche thriller e cultura. La scrittura di Yangsze Choo è molto scorrevole e virtuosa, tanto che il libro si legge davvero in pochissimo tempo (io l'ho letto in due giorni, stregata e affascinata dalla storia). Non so se ci sarà un seguito oppure si tratta di una storia autoconclusiva, la cosa certa è che siamo di fronte a un piccolo gioiello da non farsi sfuggire. Terrò sicuramente d'occhio l'autrice, e leggerò senz'altro altri suoi libri. In una parola, splendido.
