La tragedia di Aldo Moro
«Io tento di formulare delle ipotesi, di rispondere a delle domande. A chi è servita la strage di via Fani? A chi è funzionale un'Italia dove non si parla più di riforme, dove è passata la logica del meno peggio, dove sono stati messi in ginocchio i sindacati, bloccate le lotte? E ancora: che fine ha fatto la macchina del terrore, delle stragi di Stato? Tutti buoni, tutti a casa con la testa a posto?». Era il 1979: era trascorso appena un anno dall'uccisione di Aldo Moro. Dario Fo annunciava la scrittura di un testo teatrale, ancora una volta a partire dalla cronaca politica, dai documenti e soprattutto dalle lettere dello statista democristiano. Di quella tragedia oggi ci resta soltanto il primo atto. Pagine di una straordinaria potenza poetica, drammaturgica e umana, che riproponiamo in libreria assieme a un altro testo incompiuto, scritto assieme a Franca Rame trent'anni più tardi: l'inedito Il caso Pietro Lanzini detto lo sgraffiamacchine. Due straordinarie testimonianze intellettuali su uno dei momenti più drammatici, e per molti versi ancora oscuri, della nostra storia repubblicana, che oggi riportiamo alla luce.
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Anno edizione:2025
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