Ennesimo film su incontro-scontro tra uomo e macchina/intelligenza artificiale. Come in altre opere di genere il tema principale riguarda il timore del sopravvento della macchina senziente sull’uomo, con possibili conseguenze disastrose per la nostra specie. Non manca una riflessione filosofica sul ruolo dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite, con un interrogativo non espresso ma evidente: il regista sembra chiederci chi sia al servizio di chi. Il futuro distopico illustrato è forse un po’ eccessivo. Film non necessario.
Transcendence
Il dottor Will Caster è il più importante ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale e lavora alla creazione di una macchina senziente che combini l'intelligenza collettiva di tutto ciò che è conosciuto con l'intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia, pronti a tutto pur di fermarlo. Ma nel loro tentativo di annientare Will, gli estremisti stessi diventano involontariamente coloro che lo spingeranno al successo, diventare parte della sua stessa trascendenza. Per sua moglie Evelyn e il suo migliore amico Max Waters, entrambi ricercatori, il problema non è se possono andare avanti.... ma se sia giusto farlo. Le loro peggiori paure diventano realtà quando la sete di conoscenza di Will sembra trasformarsi in una ossessiva ricerca di potere, di cui non si conosce la fine.
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Stati Uniti
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Produzione:01 - Home Entertainment, 2014
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Distribuzione:Eagle Pictures
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Durata:119 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1)
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Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti; Inglese
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Formato Schermo:2,35:1
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Contenuti:interviste: "Difendendosi dalla minaccia" - "La promessa di IA" - "Sono io" - "R.I.F.T." - "L'eccezionalità" - "Cos'è la trascendenza"
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Carlo Alberto Bentivoglio 07 marzo 2017
Transcendence è un interessante film di fantascienza che esemplifica molto bene nella struttura profonda della narrazione il timore verso qualcosa che va oltre, ovvero trascende, l'intelligenza umana. L'idea fondamentale del film è che il transumanesimo in cui viviamo da alcuni anni può avere molti lati positivi ma rischia di portarci su una strada in cui l'umano, compresi tutti i suoi limiti come la finitezza della corporeità, non è più necessario ma deve evolvere verso qualcos'altro che di fatto è alieno da noi. Il senso comune e, soprattutto l'amore per l'umanità sono l'unica possibilità di salvezza. Scendendo sul lato tecnico il film esibisce una buona fotografia e soprattutto nella prima parte un'apparente credibilità nel descrivere il modus operandi della comunità scientifica. Nella seconda parte si perde un po' l'iperrealismo della prima parte per qualche effetto speciale dopo tutto non particolarmente necessario.
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