Truth Killer

SEVENDUST non seguono mai un percorso lineare. Al contrario, continuano a scavare una strada tutta loro con un collaudato one-two punch di groove rimbombanti, riff imprevedibili e voce emozionante e soul che non ha eguali nella scena METAL. Di conseguenza, la loro musica arriva dritta al cuore, come dimostrano i loro spettacoli dal vivo e la loro "famiglia" di fan irriducibili. È per questo che Sevendust sono in circolazione dal 1994, hanno registrato vendite globali di sette milioni di copie, tre album d'oro, tre debutti nella Top 15 della Billboard 200 e una nomination ai GRAMMY® Award nella categoria "Best Metal Performance". Nel 2021 hanno realizzato uno degli album più acclamati della loro carriera, “Blood & Stone”, che Metal Hammer ha definito "il miglior lavoro dei Sevendust da anni". Tuttavia, il quintetto di Atlanta - Lajon Witherspoon [voce solista], Clint Lowery [chitarra solista, voce], John Connolly [chitarra ritmica, voce], Vince Hornsby [basso] e Morgan Rose [batteria] - sfida ancora una volta le aspettative con il loro quattordicesimo full-length e debutto per Napalm Records, “Truth Killer”, prodotto da Michael "Elvis" Baskette [Alter Bridge, Trivium, Slash]. L'album si apre con la lenta "I Might Let The Devil Win", con pianoforte, beat glitch, e magnetismo vocale, come se Trent Reznor producesse The Weeknd. All'altro capo dello spettro, il singolo e finale "Fence" va dritto alla giugulare con una batteria martellante, un riff stridente e latrati gutturali di Lajon. In definitiva, “Truth Killer” riafferma che c'è un solo Sevendust e che loro sono qui per sempre.