Quest'ultimo volume comprende la produzione dell'arco di oltre un ventennio, in quanto Ballard scrisse meno racconti e più romanzi a partire dagli anni '70. Qui la sua poetica è stata perfezionata e ha già raggiunto i vertici in "Crash" e "Il condominio" e "La mostra delle atrocità". Sono qui contenuti gli "Appunti verso un collasso mentale", "Lo zoom di sessanta minuti" e la sconcertante "Relazione su una stazione spaziale non identificata". Uno dei racconti di quest'ultima fase della produzione più eversivo di sempre è "La storia segreta della terza guerra mondiale", un piccolo capolavoro di satira e cinismo. Di valenza antropologica è "Carghi di sogno". Un terzo volume corposo quanto e più degli altri, ma un tomo da possedere per amanti dello scrittore britannico.
Tutti i racconti. Vol. 3: (1969-1992).
A buon diritto James G. Ballard è considerato tra i maggiori scrittori inglesi contemporanei. Con diciannove romanzi pubblicati nell'arco di quarant'anni, da «Il mondo sommerso» del 1962 a «Regno a venire» del 2003, ha raccontato con voce originale alcune delle dinamiche distopiche implicite nel profondo della nostra modernità. L'angoscia della piccola borghesia, ormai autoreclusa nei suburb e nelle periferie urbane, nasconde sottotraccia una violenza terribile pronta a scatenarsi con irrefrenabile potenza verso l'altro da sé, non appena si alterano le condizioni della vita quotidiana. Ballard che ha ispirato tutte le arti contemporanee, dal cinema al fumetto, alla pittura, aveva nel racconto la sua forma letteraria preferita, in cui sperimentare le intuizioni più visionarie e gli scenari più sorprendenti. Proprio nella shortstory è difatti considerato uno dei maestri contemporanei. Il terzo volume dei racconti di Ballard, tutti pubblicati in ordine cronologico, chiude un'opera che espone in modo definitivo la creatività di uno degli scrittori più rappresentativi e di culto del Ventesimo secolo. Il volume raccoglie trentasette racconti, scritti nel periodo più maturo della sua produzione, dal periodo preparatorio de «La mostra delle atrocità» (qui anticipata in diversi racconti, tra cui «Appunti verso un collasso mentale») e «Crash» (si veda, per esempio, «Il sorriso»), passando per l'«Impero del sole» fino alla «Gentilezza delle donne». Trentasette lampi di futuro.
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Anno edizione:2019
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LuigiAmendola 08 dicembre 2022Ultimo volume della trilogia
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Capitolo finale di una antologia cronologica lunga quasi quattro lustri; si conclude senza esaurirsi la vena aurifera delle short stories nella sorprendente miniera della letteratura Ballardiana. I temi e le ossessioni si ripetono e moltiplicano in un caleidoscopio di immagini alienanti ed allucinate. Accanto all’analisi di una dimensione psicologica e umana straniata e smarrita in “teatri di guerra” tanto metaforici quanto posticci si affiancano le consuete ossessioni per le tematiche già sviluppate nelle antologie precedenti: gli effetti collaterali delle società tecnologiche (da inquadrare nel tema più generale di matrice ecologista), un maturo interesse per le ossessioni legate al binomio Eros-Thanatos, una critica feroce alla civiltà dell’informazione e della manipolazione, una teologia sociologica venata di agnosticismo e severa critica al potere. Compaiono pure esempi di letteratura residuale, indiziaria in cui tuttavia la sperimentale destrutturazione del racconto preserva integralmente la continuità narrativa. Le variabili indipendenti delle società futuribili coerentemente manipolate per produrre una plausibile risultante di deriva sociologica.
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