TV, la paura e la menzogna. Aspettando l'alba di un telegiornale per i cittadini
Il crimine fa ascolto e la violenza spettacolo. La televisione, in particolare, agisce direttamente affinché la paura e l'insicurezza non siano riscontrabili "soltanto" in determinati territori (storicamente violenti), ma si estendano "omogeneamente" in tutta Italia. La comunicazione è diventata uno dei temi strategici per tutti coloro che si confrontano quotidianamente con l'amministrazione della sicurezza e con le questioni fonte di "allarme sociale" ma anche "pane quotidiano" del cittadino-telespettatore. Il rapporto più burrascoso con giornali e televisioni e soprattutto quello che vivono i "decisori" politici: questi ultimi attribuiscono proprio alla mancanza di obiettività dei giornalisti le conseguenze della deriva allarmistica di molti problemi, che meriterebbero, a loro avviso, una diversa trattazione. Ma è proprio questa "cattiva abitudine" dei giornalisti - in particolare di quelli impegnati in televisione e nelle agenzie di stampa - che viene sfruttata, derisa...
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Anno edizione:2019
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