L' ultimo istante

L'ultimo istante è il primo volume della serie mistery/paranormal Harper Connelly, prende il nome dalla protagonista dei casi che risolverà. Harper dopo un incidente è capace di trovare persone morte e di scoprire come sia avvenuto ma il suo "dono" la costringe a viaggiare parecchio e a non essere vista di buon occhio. Viaggia sempre in compagnia del suo fratellastro Tolliver, che si occupa della sua sicurezza e degli aspetti logistici. Stavolta Harper e Tolliver sono finiti nella piccola città di Sarne dove sono stati chiamati per ritrovare un'adolescente scomparsa. Da qui, prende il via la storia. Le vicende sono raccontate in prima persona dal punto di vista di Harper e confesso che all'inizio mi è sembrata un po' troppo fredda e distaccata tanto da sembrare antipatica ma andando avanti nella storia, si capisce che ha passato dei momenti bruttissimi. Ha un carattere chiuso, pessimista e fragile ma è comprensibile con quello che ha passato. E' senza dubbio una piacevole lettura soprattutto se siete appassionati di gialli con elementi paranormali (il risvolto romantico è inesistente anche se non dispero, considerato che mi mancano da leggere altri 3 volumi). Il rapporto con il fratellastro è davvero molto forte, non si separano mai, lui ha un modo di fare molto protettivo e lei sembra persa senza Tolliver. Originale e credibile l'idea che i morti riescano ad attrarre Harper e a mostrarle semplicemente gli ultimi istanti della loro vita prima di scomparire. Stile scorrevole, diretto e coinvolgente, caratterizzazione dei personaggi abbastanza buona, il risvolto giallo apprezzabile, ben scritto e di sicuro invita a leggere il secondo volume. Dimenticatevi Sookie. E' arrivata Harper.

Sono rimasta un po' delusa. Almeno in questo primo libro non ho trovato l'ironia e gli eventi pirotecnici della serie di Sookie Stackhouse - LA serie famosa della Harris - anzi è piuttosto cupo e i personaggi sono più tormentati che affascinanti. Ricordo però che anche il primo libro della serie di Sookie non è esattamente il migliore, secondo me; anzi ero addirittura in dubbio se continuare a seguirla, e dal secondo in poi è andata solo migliorando. Forse Charlaine Harris ha bisogno di 'scaldarsi', di creare un'ambientazione con calma...?