Uomini soli

Cinque sere d’estate che si avviano a diventare notti, più o meno vicine all’epoca presente. Sullo sfondo delle loro città, cinque uomini ancora non sanno che presto vivranno delle vicende inaspettate, comiche o drammatiche, ansiogene o divertenti, che cambieranno la loro vita. Né orchi né eroi, guidati solo da una naturale propensione per la razionalità e il buon senso, sono cinque uomini soli non in senso fisico - al loro fianco avranno sempre altri uomini, donne, bambini, gatti, cani - ma in quel nucleo del pensiero che riguarda la sfera più intima della personalità, quella che nessuno può esternare o condividere neppure volendo, nella quale la solitudine è l’unica condizione possibile. La notte porterà delle novità più o meno importanti: chi sospetta di essere stato sfiorato da un omicidio continuerà - complice la scarsa memoria - a cercare un’impossibile verità in vecchie foto; chi ha sempre nutrito incertezze sulle proprie origini dovrà scegliere se restare nel limbo o tentare di risolvere i suoi dubbi; chi ha sempre esitato ad attraversare la porta che conduce verso la vita vera dovrà cambiare prospettiva, sia che abbia colpevolmente evitato di attraversarla, sia che, per anni, l’abbia chiusa in faccia agli altri senza comprendere che, allo stesso tempo, la chiudeva anche a sé stesso.