Uomini e topi

Questa è la storia di una grande amicizia tra due braccianti in California. George si è sempre preso cura di Lennie, un gigante con la testa da bambino. Il loro sogno è quello di poter acquistare un posto tutto loro, un posto piccolo da coltivare e con qualche animale. Un libro magnifico! Un romanzo breve ma emozionante e commovente che lascia con l'amaro in bocca. La scrittura è molto scorrevole, ho letto il libro in un paio d'ore perché non riuscivo a staccarmi dalle pagine. Un libro profondo che parla dell'amicizia, dei sogni, della solitudine. Una realtà crudele e ingiusta che schiaccia i più deboli. I personaggi sono caratterizzati talmente bene da sembrare reali, è difficile non tifare per i due protagonisti, soprattutto per Lennie, un uomo con il cervello di un bambino che pensa solo ad accarezzare cose belle e ai conigli. Questo è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita!

Dautremer e Steinbeck sono un'accoppiata vincente insieme, perché le illustrazioni di Dautremer sfogliate curiosamente e senza contesto sono incredibili, ma lette con il testo di Steinbeck raggiungono tutt'altro livello. Divengono la massima espressione della sensibilità umana dello scrittore e dell'illustratrice che si incontrano, confrontano e arricchiscono. Perché laddove c'è la scrittura (solo apparentemente) scarna di Steinbeck, severa, dura, un po' austera che racconta del mondo interno degli uomini senza mai citarlo realmente, del loro sentire, della nostra umanità, ci sono dei disegni che sanno coglierla e sanno lasciarsi permeare ed emozionare e ci restituiscono non un incontro tra genialità o intelletti ma un incontro tra animi, storie. E soprattutto, lasciano viva quella profondità. Senza esagerare. Senza intrudere. Senza imporla. Sempre lasciando libero il nostro mondo interno di scegliere se partecipare a questa danza o meno e quando.

Si tratta di un romanzo piuttosto breve, da legge tutto d’un fiato, e coinvolgente tanto che staccare lo sguardo dalla pagina successiva diventa quasi impossibile. È la prima opera di Steinbeck che leggo e ne sono rimasta folgorata. Mi sono innamorata della sua scrittura. I personaggi sono costruiti in modo magistrale: prendono vita nel giro di poche pagine. Mi sento di dire che questo forse è il pregio maggiore del romanzo: nonostante sia piuttosto breve i suoi protagonisti sono descritti con la stessa profondità e dovizia dei personaggi di un’opera con duemila pagine. Questa edizione poi presenta i disegni di Rebecca Dautremer che, per me, ha un talento incredibile!