Un libro che mi ha preso moltissimo. Affronta il tema della vecchiaia con durezza ma è estremamente vero. La vita spesso si presenta in forme indesiderate ma questo romanzo le affronta con originalità e con una scrittura superba . Le piccole " volgarità " in esso contenute servono a condire la bruttezza di un certo periodo della nostra esistenza. Un ' opera che non dimenticherò di certo è che mi ha già precettatto per la lettura de L' ultima stagione .. altro suo capolavoro.
L' uomo autentico
Un libro crudo e scioccante, l'inclemente testamento di un autore dal percorso irregolare, celebrato e poi trascurato, difficile da classificare.
«Quello che amo di più nei romanzi e negli scrittori è la generosità, la disponibilità a mettersi completamente a nudo, nel cuore e nella mente, e Robertson lo ha sempre fatto.» - Stephen King
«Uno scrittore incredibile.» - The New Yorker
«Un tessitore impareggiabile di trame.» - Kirkus Reviews
In un'intervista del 2015 al New York Times, alla domanda su chi fosse il suo scrittore preferito di tutti i tempi, Stephen King ha risposto: Don Robertson. Alcuni anni prima, aveva ospitato nel catalogo della sua casa editrice questo libro crudo e scioccante, l'inclemente testamento di un autore dal percorso irregolare, celebrato e poi trascurato, difficile da classificare, se non rifugiandosi nella definizione che ne ha dato stesso King nella sua introduzione al romanzo: "Uno dei più grandi scrittori meno conosciuti degli Stati Uniti". L'uomo autentico è il libro di un Robertson quasi sessantenne, e forse non a caso parla di vecchiaia, di illusioni tradite, di domande rimaste fatalmente senza risposta. Lo fa aggirandosi tra i fumi di petrolio di Houston, in Texas, per raccontare la storia di Herman Marshall, un uomo semplice, uno come tanti, che realizza con orrore, nell'ultima stagione della vita, di aver raccolto soltanto sconfitte e stanchezza. Ha ucciso i tedeschi in guerra, è stato piantato per anni sul sedile di un camion, ha visto un figlio soffrire le pene dell'inferno e andarsene; ora passa il tempo ad accudire la moglie malata e a bere birra insieme a un gruppo di vecchi come lui. Annientato dall'ennesimo dolore, Herman Marshall decide di mettere in atto il suo personale regolamento di conti, la sua disperata vendetta contro la vita, in un finale duro e feroce, che lascia senza respiro. Introduzione di Stephen King.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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TonyGio 03 gennaio 20255 stelle assolutamente! Da non perdere
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Confesso di averlo acquistato dopo aver letto il nome di King in copertina, poi sono passato alla prefazione e, sarà per quella diffidenza italiota insita nel sangue, o per l’età o per tutt’e due, l’impressione era quella di tenere il libro con un paio di pinze anziché con le mani. Sì perché i toni usati da SK non sono semplicemente favorevoli, ma entusiastici, quasi trionfalistici, insomma troppo. Mmm… Ho proseguito la lettura. L’ho divorato. Avrei tanto voluto inserire un commento originale che potesse trasmettere quanto provato, ma non ne è venuto nulla di buona, forse ero ancora scosso. Per questo non credo che SK non se ne avrà a male se ricorro alla sue parole: non avrete mai letto qualcosa di simile. Mai. Mai.
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