Veleni di guerra in tempo di pace. Armi chimiche e biologiche a fini bellici e terroristici
Recentemente ha preso sempre più consistenza l'ipotesi che i responsabili di tali atti criminosi possano diffondere ulteriormente il terrore con minore dispendio di risorse, impiegando armi chimiche e biologiche, più economiche e di più semplice realizzazione di quelle utilizzate finora.
Se la produzione di armi nucleari presenta ancora, fortunatamente, obiettive difficoltà di realizzazione e costi molto elevati, quella delle armi chimiche e biologiche è in teoria molto più economica e meno problematica.
Lo scopo di questa breve rassegna è proprio quello di presentare le principali caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche di composti chimici di sintesi, di radionuclidi e di agenti tossici di natura biologica utilizzabili come armi a fini bellici e/o terroristici; in questo contesto, vengono anche considerate le tecniche più efficaci per il tempestivo rilevamento della presenza nell'ambiente di tali aggressivi, nonché per la loro possibile inattivazione, ivi compresa l'eventuale decontaminazione delle aree geografiche colpite.
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Anno edizione:2003
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